Rieti, strade dissestate: ecco il piano di manutenzione della Provincia Interventi sull'emergenza frane

Buche stradali
RIETI - Arrivano asfalto, manutenzioni per le cunette e potature per i boschi per rimettere in sesto le strade provinciali. Ma vietato parlare di «piano Marshall»...

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RIETI - Arrivano asfalto, manutenzioni per le cunette e potature per i boschi per rimettere in sesto le strade provinciali. Ma vietato parlare di «piano Marshall» contro le buche: quello che sta per lanciare la Provincia è sì un ventaglio di interventi da 2,7 milioni di euro, ma per risistemare i 1.200 km di rete stradale locale ne servirebbero almeno cinque volte tanti. Il presidente Giuseppe Rinaldi guarda però la cassa mezza piena: «Per la prima volta dopo 7 anni riusciamo ad avere fondi extra da investire sulle strade. Merito del dirottamento di fondi Anas alle Province voluto dal ministro Delrio e dai fondi previsti nell’ultima legge di Stabilità. Abbiamo diviso il territorio in 6 lotti e individuato le priorità sulla base delle segnalazioni di sindaci e nostri tecnici. Di fatto si tratta di tutte manutenzioni straordinarie, che arrivano dopo anni e anni in cui non abbiamo più toccato sasso.


Il maltempo di queste settimane ha solo aggravato una situazione già drammatica». In cima alla lista la Farense (da Passo Corese a Fara via Talocci), la Farfense, la Turanense, la Tancia, e Finocchieto. «La gara più robusta è quella che riguarda le strade della Sabina, da circa 900mila euro, per rifare pavimentazioni stradali, cunette e potature a bordo strada - spiega il dirigente Sandro Orlando. - Oltre 350 le ditte che hanno risposto. Entro marzo procederemo per sorteggio per assegnarne 15 per ogni lotto per poi avviare le comparazioni. I progetti sono tutti pronti, a metà aprile contiamo di appaltare i lavori e avviare i cantieri». Gli interventi riguarderanno non oltre il 5% della rete stradale, perciò gli automobilisti si mettano l’anima in pace. Per tutto il resto della rete fanno fede i cartelli di strada dissestata e i limiti di velocità a 30 all’ora.

L’EMERGENZA FRANE

Lunedì pomeriggio un vasto smottamento ha rovesciato centinaia di metri cubi di pietrisco sulla vecchia Cicolana tra San Martino e Offeio. Ieri a quella frana nella stessa area se ne è aggiunta un’altra, più contenuta. Offeio paga così pegno per il grande incendio di quest’estate, che mandò distrutti 180 ettari di bosco: più o meno l’area che è franata lunedì per la troppa acqua piovuta. «E non è un caso isolato, abbiamo decine di situazioni simili - dice Orlando. - Come Provincia, insieme ai Vigili del Fuoco, siamo intervenuti per ripristinare almeno la circolazione stradale, visto che tenere chiuso quel tratto di Cicolana significa condannare gli abitanti di Varco e centri limitrofi a fare un giro di 30 km per arrivare a casa. Altro discorso è l’intervento per la messa in sicurezza del costone. Soldi in cassa non ne abbiamo: bisognerà fare domanda al fondo per il dissesto idrogeologico e fare tutta la trafila, per progettazioni e appalti». Insomma, roba di mesi se va bene. Sperando che nel frattempo smetta di piovere. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero