Rieti, rete stradale devastata: scatta la rivolta del bollo auto

Rieti, rete stradale devastata: scatta la rivolta del bollo auto
RIETI - La rivolta del bollo. Triangoli e crick per auto non sono ancora stati levati al cielo, ma è già una mezza rivoluzione. E ad alimentare il vento di protesta...

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RIETI - La rivolta del bollo. Triangoli e crick per auto non sono ancora stati levati al cielo, ma è già una mezza rivoluzione. E ad alimentare il vento di protesta contro il vergognoso stato in cui versa la rete stradale della provincia non sono soltanto gli automobilisti reatini, quotidianamente alle prese con veri e propri percorsi di guerra, ma gli stessi amministratori.


Angelandrea Angelici, sindaco di Configni, una sua idea su come affrontare l’emergenza l’ha già sviluppata. E propone di non pagare più il bollo auto alla Regione Lazio. «Se gli automobilisti - spiega Angelici - non pagassero più il bollo alla Regione che non ci degna della minima attenzione in fatto di manutenzioni stradali, ma pagassero la tassa alla Provincia con il vincolo che gli introiti siano destinati alle migliorie in ordine alla viabilità, può darsi che non ci troveremmo nelle condizioni in cui siamo, con strade al limite della praticabilità».

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