Rieti, buche e asfalto dissestato: donna cade in bicicletta

Via Chiesa Nuova
RIETI - Una frattura alla spalla, un trauma facciale e varie escoriazioni. È il bilancio della rovinosa caduta in bicicletta capitata una settimana fa a una 70enne reatina...

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RIETI - Una frattura alla spalla, un trauma facciale e varie escoriazioni. È il bilancio della rovinosa caduta in bicicletta capitata una settimana fa a una 70enne reatina nel tratto iniziale di via Chiesa Nuova, da anni al centro di polemiche proprio per la mancanza di sicurezza e protezioni per ciclisti e pedoni. Un’area oggetto di una petizione con raccolta firme sottoscritta da 70 famiglie e consegnata in Comune nel 2017 ma che, da allora, è stata ignorata.

La situazione


A causare la perdita di controllo della bicicletta per la donna sarebbe stato l’asfalto sconnesso. La 70enne stava pedalando verso casa e aveva superato la rotatoria Emilio Persio e l’incrocio con la pista ciclabile, imboccando il primo tratto di via Chiesa Nuova, a ridosso delle case. Come segnalato più volte dai residenti, da lì e fino all’incrocio con via di Campo Saino, circa un chilometro più avanti, non ci sono punti protetti e chi va in bicicletta o a piedi vede le auto sfrecciare a pochi centimetri. La donna stava pedalando probabilmente all’estrema destra della strada, dove c’è una cunetta di quasi 10 centimetri che separa l’asfalto dal ciottolato antistante le case. Un asfalto mantenuto in maniera pessima e, stando alle ricostruzioni, la ruota della bicicletta sarebbe finita in una delle buche, causando la perdita di controllo del mezzo. La donna è caduta di lato finendo contro una recinzione e riportando una frattura e vari traumi. Immediata la denuncia di un legale, che avrebbe acquisito anche la petizione consegnata e protocollata nel 2017. «Non abbiamo mai ricevuto risposta - conferma un residente - nonostante il coinvolgimento diretto sia del sindaco Antonio Cicchetti sia dell’assessore Antonio Emili. C’erano le firme delle famiglie che chiedevano controlli sulla velocità, perché qui le auto sfrecciano, ma anche di valutare la realizzazione di marciapiede e infrastrutture per la sicurezza». Nessuna risposta alla petizione né ai telefoni che ormai squillano a vuoto. Presto però, potrebbero arrivare risposte: non perché c’è stato un ferito grave, ma perché tra meno di un anno arriveranno le elezioni.

 

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Il Messaggero