Rieti, «Stazione Montana»: Cantalice sacrificata in nome della Regione

Terminillo
RIETI - Via il Conetto, via gli impianti previsti nella zona dell'Acqua Santa e avanti con il progetto Terminillo Stazione Montana: dopo otto mesi di trattative «a fari...

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RIETI - Via il Conetto, via gli impianti previsti nella zona dell'Acqua Santa e avanti con il progetto Terminillo Stazione Montana: dopo otto mesi di trattative «a fari spenti»in Regione e tra Comuni su cosa tenere e cosa tagliare di Tsm, il Consorzio Smile mette nero su bianco una proposta di revisione del progetto. Obiettivo, portare a casa le ultime due autorizzazioni mancanti, vale a dire la valutazione di incidenza ambientale (su cui il progetto si arenò nel luglio dello scorso anno) propedeutica alla valutazione di impatto ambientale. Ad essere sacrificata è buona parte dell'impiantistica prevista nel territorio di Cantalice: zona non antropizzata, rispetto alla quale tanto i valutatori del progetto quanto i tecnici della Regione avevano di fatto posto il veto. Il Consorzio insiste invece sulle opere di collegamento tra il versante reatino e quello leonessano, che da Micigliano impattano su Sella di Leonessa, Vallonina e Fonte Nova. Un'impostazione considerata al ribasso da Cantalice, che nei mesi scorsi aveva minacciato di far saltare il tavolo interistituzionale che in questi mesi tra Provincia e Regione ha ospitato le trattative.


IL TAGLIO
«Questa è la nostra proposta. Cantalice ne esce ridimensionata, è vero, ma quello che conta è il discorso di prospettiva. La nostra proposta tiene da un punto di vista economico e come tale la sosteniamo dice il presidente del Consorzio, Paolo Trancassini Chiederemo ai nostri valutatori di rimodulare un parere per poi sottoporci al giudizio della Regione. E' una proposta nata dopo un confronto non semplice ma che riteniamo possa avere le carte in regola per ottenere le autorizzazioni mancanti e speriamo che le associazioni ambientaliste colgano lo sforzo che abbiamo fatto. L'abbiamo accompagnata con una serie di proposte per così dire compensative: come Consorzio ci impegniamo infatti a fare rimboschimenti, bonificare e rinaturalizzare le aree che ne hanno bisogno, riqualificare i vivai e i rifugi abbandonati, mettere a sistema la gestione di piscina provinciale e campo d'altura comunale. In una parola: ci candidiamo a gestire il sistema-Terminillo. Per questo abbiamo aperto il Consorzio a tutte quelle associazioni di categoria che hanno a cuore lo sviluppo del territorio, Camera di commercio e Ascom in primis. Naturalmente speriamo anche di convincere chi fin qui rispetto al Consorzio è stato piuttosto tiepido».

Ogni riferimento al Comune di Rieti non è puramente casuale. Fin qui, il sindaco Simone Petrangeli, pur avendo rotto gli indugi e mostrato di sposare con un inedito entusiasmo il progetto Tsm rivisto e notevolmente alleggerito, non ha mai aderito al Consorzio di cui fanno parte Leonessa, Cantalice e Micigliano. L'assessore all'Ambiente Carlo Ubertini al Consorzio inter-comunale ha sempre dichiarato di preferire la forma-gestione del Parco regionale e lì ci si è arenati. Nel frattempo, con l'estate, si ripropone il dilemma Vallonina: la panoramica che collega Terminillo a Leonessa per la Provincia non può essere aperta al transito per motivi di sicurezza. Ma il sindaco di Leonessa Trancassini protesta e preme perché si apra. Nel dubbio, passano tutti. Sperando che non cadano massi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero