Rieti, la Spes Poggio Fidoni riparte da mister Fiori per la C1, si punta su giovani di qualità. Parla capitan Simone Donati

Il capitano della Spes Simone Donati
RIETI - Dopo la gioia, giustificata, ed i festeggiamenti, è tempo di programmare il futuro. Per la Spes Poggio Fidoni il futuro parla di serie C1, massimo campionato...

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RIETI - Dopo la gioia, giustificata, ed i festeggiamenti, è tempo di programmare il futuro. Per la Spes Poggio Fidoni il futuro parla di serie C1, massimo campionato regionale che alza notevolmente l’asticella di difficoltà sia dal punto di vista tecnico, sia gestionale. Le prime novità sono dettate dal regolamento: la C1 è infatti il primo campionato con il tempo effettivo, aspetto che comporta una diversa gestione della rosa a disposizione. Un'altra differenza sostanziale è legata al numero di “under” da schierare in campo, che devono essere almeno quattro nati dal 1996 in poi, uno dei quali deve sempre essere in campo. Quello che potrebbe sembrare un aspetto marginale, ricopre invece un ruolo fondamentale in fase di costruzione della squadra, perché servono giovani di qualità per poter fronteggiare un campionato impegnativo.


A fare il punto della situazione è la bandiera della Spes Poggio Fidoni, il capitano Simone Donati: «Prima di tutto ripartiremo dalla guida tecnica di mister Fiori, che ci guiderà anche nella prossima stagione. La società si sta muovendo per fronteggiare un campionato impegnativo, che richiederà di ampliare anche il numero di figure proprio a livello organizzativo e societario. L’idea è quella di confermare il gruppo che ha conquistato la promozione, anche se bisognerà reperire giovani di qualità che possano avere un buon impatto. Ad ogni modo è presto per fare nomi, anche se vorremmo avere la squadra definitiva pronta per la fine di giugno».

Quella della Spes sarà un’estate torrida, una di quelle con il cellulare in mano e con importanti decisioni da prendere. Il tutto tenendo aperto un canale di comunicazione con il Real Rieti, pronto a mettere a disposizione contatti oltre che una esperienza decennale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero