Rieti, Cicchetti ripropone il «modello Antonio» e scarica quello Emili

Antonio Cicchetti
RIETI - «C'è un modello Cicchetti che io ripropongo», e che, traduce il cronista, non è quello del centrodestra dell'ultima stagione 2007-2012....

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RIETI - «C'è un modello Cicchetti che io ripropongo», e che, traduce il cronista, non è quello del centrodestra dell'ultima stagione 2007-2012. Nel confronto tv con i cronisti de Il Messaggero e Corriere di Rieti, Cicchetti aggiusta nuovamente il tiro sul tema conti ed eredità del centrodestra. «Io sono il sindaco che tra il '94 e il 2002 ho tenuto il bilancio in equilibrio, facendo decine di miliardi di investimenti e recuperando 6 miliardi di evasione di tassa dei rifiuti. Nel 2004 c'era un modo diverso di gestire la cosa pubblica e mi sono dimesso. Per il resto, comprendo le ragioni di quello che è successo. Comprendo, e non dico altro». Semmai Cicchetti si dice preoccupato «di trovare qualche sorpresa» nei conti attuali: «Il bubbone secondo me, è nascosto nelle carte del 2016».

Dai conti alla macchina comunale: «Non si può mettere sulle spalle dell'ingegnere capo anche il settore dell'Urbanistica. E' una situazione da sanare, bisogna mettere la gente nelle condizioni di lavorare con serenità e rilanciare l'Urbanistica». Poi il discorso cade sulle partecipate comunali. «Asm va rimessa in riga: non è possibile fare le assunzioni che sono state fatte e come sono state fatte. Serve una cura dimagrante». Cicchetti poi stoppa con chiarezza ogni tentativo di ripubblicizzazione «la tentazione del carrozzone è troppo forte» e rilancia la necessità di una gara a doppio oggetto per l'individuazione di un partner industria: «Io voglio la maggioranza pubblica, poi la gara a doppio oggetto andrà fatta. Questo non significa che la gente andrà a casa, come dicono i nostri avversari. Noi speriamo di trovare chi ci aiuti a far funzionare Asm come si deve». Preoccupato anche il giudizio su Sogea: «Credo ci si sia gettati nell'avventura Aps (Acqua pubblica sabina, la spa pubblica cui è demandata la gestione del sistema idrico dei Comuni dell'ato reatino, ndr) con un po' troppa leggerezza. Sogea era una società virtuosa, lì il rapporto pubblico/privato ha funzionato bene. Aps è una società tutta da costruire e soprattutto da capitalizzare. E a proposito: che ci dice il presidente Zingaretti delle delibere regionali storiche che dovevano garantirci il ristoro da Roma? E che dire dell'acqua che alla chetichella mandiamo a Terni? Rieti non può continuare ad essere l'acquasantiera di tutti. L'acqua è una risorsa e come tale va valorizzata».

Altro tema «scivoloso», la Rieti-Torano, e l'ultimo, contestatissimo miglio che passa a Casette: «Il centrosinistra promise molto, nel 2012, salvo rimangiarsi tutto dopo. Io sto con la gente di Casette: noi sosterremo il progetto che meno impatta con l'abitato del paese». Assai più parco di indicazioni Cicchetti lo è su giunta e «pesi» politici. Che giunta sarà, la sua, un «monocorde» Cicchetti? Ci saranno tecnici o politici? «Ugo Spirito diceva che bisogna tecnicizzare i politici e politicizzare i tecnici», (non) risponde Cicchetti. Ma pare di capire che non sarà replicato il «modello Emili», ovvero, chi prende i voti prende anche l'assessorato. Su questo distanze siderali col «modello Cicchetti». Chissà se partiti e partitini che lo sostengono questo se lo ricordano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero