Comunali 2022, Angelucci: «La scelta del candidato non può essere figlia di strategie lontane dai cittadini»

Alessio Angelucci
RIETI - «Nell'aprirsi il dibattito su chi dovrà essere il candidato sindaco a sfidare l'attuale maggioranza, crediamo sia opportuno definire almeno, i tratti...

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RIETI - «Nell'aprirsi il dibattito su chi dovrà essere il candidato sindaco a sfidare l'attuale maggioranza, crediamo sia opportuno definire almeno, i tratti che un aspirante primo cittadino dovrebbe avere. Una candidatura figlia di strategie lontane dalle reali esigenze dei reatini, e lontana da una militanza "tra la strada" , non potrà vederci allineati», inizia così la nota del Centro Democratico, a firma del coordinatore Alessio Angelucci.


«Chi vuol indossare la fascia tricolore, deve anzitutto dimostrare con il suo curriculum, di aver speso energie per la gente, fra la gente; di essere intervenuto, in questi anni, in ogni singolo problema innescato dal centrodestra, senza silenzi che potrebbero risultare difficili da spiegare; un aspirante sindaco deve poi saper ascoltare la voce del popolo e di migliorarne le condizioni di vita. Questo vuol dire, prima di tutto, garantire con il massimo impegno possibile i servizi al cittadino: assistenza domiciliare, trasporto pubblico, servizi educativi».


«Un buon sindaco dovrebbe governare la propria città pensando sempre di salvaguardare il bene comune e non gli “equilibri politici” della sua maggioranza. Dovrebbe, inoltre, avere il coraggio e l’onestà intellettuale di prendere decisioni impopolari per il bene della sua gente. In definitiva, tenendo conto che un sindaco deve prima di tutto garantire con il massimo impegno possibile i servizi al cittadino, alcune delle principali virtù di un primo cittadino devono essere: decisionismo, leadership, trasparenza, concretezza, capacità di ascolto e di coinvolgimento».


«Decisionismo: avere il coraggio di prendere decisioni impopolari se funzionali allo sviluppo sociale ed economico dell’intera comunità. Leadership: essere di esempio e trasmettere fiducia ai propri collaboratori.
Trasparenza: riuscire a far diventare il palazzo comunale, una casa di vetro, dove tutti possono vedere e capire come e per cosa lavora l’amministrazione comunale. Concretezza: abbandonare la propaganda e realizzare fatti concreti che migliorino la qualità della vita della popolazione. Capacità di ascolto: prestare attenzione ai bisogni della gente e garantire la realizzazione di strumenti che permettano alla società civile di presentare proposte e pareri per la formazione delle decisioni che riguardano la comunità».


«Infine, un buon sindaco dovrebbe usare una sedia di legno con la spalliera ad angolo retto per ricordare a sé stesso che a tener la schiena dritta si fa un po’ fatica, ma poi ci si abitua, e questo è un pregio, che tutti guarderanno con ammirazione perché è l’unica posizione utile e funzionale per fare il bene dell’intera collettività.


Sono certo che insieme, sapremo individuare la miglior sintesi per la nostra Rieti, e Centro Democratico sarà colonna portante di questa fase decisionale, potendo magari indicare qualche valido nome». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero