Rieti, scuola: altri sei accorpamenti di istituti entro il 2027. Allarme dello Snals ma la Regione rassicura

La lezione in aula (foto d'Archivio)
RIETI - Dopo l’approvazione della Regione Lazio del Piano di dimensionamento scolastico - che nel Reatino ha portato all’accorpamento di due istituti comprensivi,...

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RIETI - Dopo l’approvazione della Regione Lazio del Piano di dimensionamento scolastico - che nel Reatino ha portato all’accorpamento di due istituti comprensivi, quello di Contigliano con quello di Montasola, che daranno vita a un unico istituto - campanello d’allarme sul futuro, dopo il settembre 2024.

Le prospettive. Lo Snals, con il suo segretario provinciale, Luciano Isceri, parla di una riforma «annunciata e sottovalutata e che rischia di ampliare i divari territoriali». Dopo un incontro al Ministero dell’Istruzione sulla riorganizzazione della rete scolastica prevista nel triennio, sarebbe emerso che, per il futuro, saranno sì previsti incrementi di autonomie scolastiche, ma questo incremento escluderà nuove assunzioni di dirigenti scolastici e di Dsga e non inciderà sul numero delle disponibilità per la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici. Tradotto: le autonomie “salvaguardate” potranno essere affidate solo in reggenza a dirigenti scolastici e Dsga. «Si tratta di un provvedimento che vorrebbe compensare, senza però riuscirci - spiega Isceri - le difficoltà delle regioni nell’applicazione del decreto per la riorganizzazione della rete scolastica nel triennio 2025/27. In realtà, nonostante la previsione di esoneri e semiesoneri per i collaboratori delle scuole affidate in reggenza e di quelle oggetto di accorpamento, non verranno certo superate le difficoltà gestionali».
Le previsioni per il Reatino non sono improntate all’ottimismo. «Di fatto, nel Reatino - prosegue Isceri - le 10 scuole in reggenza rimarranno tali e, a queste, se ne aggiungeranno altre 2 per i pensionamenti. Secondo le stime, nei prossimi due anni di accorpamenti tra realtà sottodimensionate, se ne dovranno aggiungere altri 6. Il ministero dovrà pertanto operare ogni possibile sforzo per rivedere il piano di riorganizzazione della rete scolastica attraverso un ampio confronto con le organizzazioni sindacali e le istituzioni regionali ma, soprattutto, dovrebbe rinegoziare i vincoli del dimensionamento scolastico in corso di attuazione, per assicurare la necessaria continuità amministrativa e funzionale alle scuole nell’interesse del diritto all’istruzione e della qualità dell’insegnamento. Se la Missione 4 del Pnrr doveva servire a ridurre i divari territoriali - conclude Isceri - al momento, ed è solo l’inizio, sta seriamente rischiando di amplificarli».

La Regione. Incontro, intanto, tra la Regione, con l’assessore Manuela Rinaldi e la consigliera Eleonora Berni, e i sindaci del Reatino sulla nascita del nuovo plesso scolastico montano: la conferma che, nel futuro, ci saranno altri accorpamenti, perché il piano del ministero prevede una diminuzione degli istituti autonomi nel quadriennio 2024/2027. «Un passo importante - osserva Rinaldi - per garantire un lavoro sinergico con i Comuni, con l’unico obiettivo di raggiungere un risultato condiviso e importante per la provincia». «Per i plessi del nuovo istituto - conclude Berni - si prospetta la presenza fissa di un dirigente scolastico e di un direttore dei servizi generali amministrativi. Si mette un freno al proliferare delle pluriclassi, perché si potranno formare classi con 10 bambini per via della sede montana. Accorpamenti diversi non avrebbero permesso tutto ciò che va a vantaggio delle scuole del territorio».

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Il Messaggero