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RIETI - Al suono della prima campanella manca ormai poco e nel Reatino, malgrado il grande sforzo compiuto nelle ultime settimane da Usr e Usp (uffici scolastici regionale e provinciale), non tutte le scuole il giorno fissato per l’accoglienza degli alunni avranno le cattedre al completo.
I passaggi. L’Ufficio scolastico provinciale ha pubblicato prima le nuove immissioni in ruolo per i docenti e poi le nomine per le supplenze, che sono oltre duecento con incarichi annuali, ai quali vanno poi aggiunti gli incaricati sui posti di sostegno (anche in questo caso cifre vicino alle 200 unità) per tutte le scuole di ogni ordine e grado, ma ci sarà ancora da aspettare qualche settimana per vedere tutte le cattedre complete, con i docenti ognuno al proprio posto.
Un tempo tecnico necessario per definire tutte le procedure ed entro la fine del mese si completerà il quadro dei docenti, tra titolari e supplenti per l’anno scolastico 2023/24. «Dopo i neoimmessi in ruolo - spiega Luciano Isceri, segretario provinciale dello Snals di Rieti - sono arrivate alla fine del mese scorso le nomine dalle graduatorie provinciali sugli gli incarichi annuali.
Ata. Si corre contro il tempo anche per quel che riguarda il personale Ata, laddove ci sono ancora “buchi” da colmare. «Ci sono situazioni da coprire - osserva Isceri - e lo si deve fare in fretta per garantire funzionalità ai vari plessi scolastici».
Definito nei giorni scorsi il tema dei dirigenti scolastici (26 gli istituti nel Reatino, dei quali 10 non hanno il titolare e sono stai affidati in reggenza), resta il nodo dei dirigenti amministrativi, i cosiddetti Dsga. «Qui se vogliamo - prosegue Isceri - siamo con circa la metà degli istituti senza Dsga. Si pensi a Passo Corese, con i due più grandi istituti entrambi senza Dsga titolare. In questi casi, le varie scuole cercano di sopperire, in attesa di nomine, se mai arriveranno sostituendo e compensando col personale di maggior esperienza a disposizione».
L’esponente sindacale chiude con un appello alla politica - l’ennesimo verrebbe da dire - riguardo il dimensionamento scolastico. «Si avviino i confronti e si aprano i tavoli a livello provinciale - conclude - per non trovarci come quasi sempre è capitato, negli ultimi giorni dell’anno a dover fare i conti con situazioni e numeri che non premiano il Reatino. Dobbiamo arrivare noi per primi, anticipando tutti con delle proposte organiche, senza aspettare quelle calate dall’alto sul riordino della rete scolastica della nostra provincia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero