Rieti, la buona scuola bocciata in Sabina stop agli scrutini

Esami scuola
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RIETI - Tanta sinistra (e tanta scuola) ieri alla Sala dei Cordari ad aspettare Pippo Civati, che a Rieti incontra per la prima volta in pubblico la «vecchia» Sel appena un po' ringalluzzita dalla battuta d'arresto a Renzi, che qui si coccola il suo sindaco e vagheggia, col coordinatore regionale Giancarlo Torricelli, «una sinistra di governo in grado competere con il renzismo e con il fascioleghismo». In platea anche tanto Pd - dall'assessore Alessandro Mezzetti - «L'ho votato al congresso Pd» - all'ala minoritaria di casa nostra - e pure un bel po' di dipendenti comunali. Un bel regalo per Petrangeli per i suoi 40 anni appena compiuti. «Il tema è riconciliare i cittadini alle istituzioni democratiche e all'impegno politico - dice al suo turno - C'è una guerra in atto tra centro e periferie, Stato e articolazioni territoriali. La partecipazione dei cittadini, il rilancio della sinistra diventa decisivo e deve partire dal basso».


Aspettando Civati al microfono Sandra Zingaretti, la prof-terribile che a «Porta a Porta» ha sbertucciato Renzi sulla scuola. «La nostra mobilitazione contro una riforma che uccide la democrazia e il merito nella scuola continua - dice - In questi giorni stiamo facendo lo sciopero degli scrutini (alte le adesioni a Rieti - escluso l'Itc - totali a Passo Corese e Poggio Mirteto): tranquilli, le famiglie non se ne accorgeranno ma il segnale politico al governo sta arrivando». E non solo quello: è di queste ore il siluro in Commissione, dove per il voto contrario del centrista Mauro il ddl Scuola ha mancato il requisito di costituzionalità. Non mancano le scintille anche qui, con la preside Maria Rita Pitoni che difende la categoria e, appena un po', il decreto Renzi: «Noi dirigenti scolastici non abbiamo ambizioni di podestà: a fronte di grandissime responsabilità abbiamo pochissimi strumenti. Così non può funzionare». Venerdì un altro Pd inquieto, Fassina, invitato dallo Snals a un'assemblea all'Alberghiero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero