Valorizzazione dell'ambiente montano, successo per l'open day Unitus Dafne a Rieti

Valorizzazione dell'ambiente montano, successo per l'open day Unitus Dafne a Rieti
RIETI - Grande affluenza all’Open Day che si è svolto questa mattina a Rieti nella sede dei corsi del Dafne dell’Università degli Studi...

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RIETI - Grande affluenza all’Open Day che si è svolto questa mattina a Rieti nella sede dei corsi del Dafne dell’Università degli Studi della Tuscia. Oltre 270 le presenze registrate nell’Aula Magna del Polo Universitario di Via A. M. Ricci 35/A, teatro di una giornata di accoglienza e introduzione a quello che è il variegato, complesso e delicato mondo delle montagne appenniniche e mediterranee. 


Una vivace e interessante mattinata alla scoperta dei corsi di laurea incentrati sullo studio e la valorizzazione dell’ambiente montano, unici nel loro genere: corso di laurea triennale in Scienze della Montagna (SdM) e corso di laurea magistrale in Gedam.


A dare il benvenuto ai tanti partecipanti il Prorettore Unitus, Prof. Alvaro Marucci, il DIrettore del DAFNE prof. Monarca, i presidenti dei due corsi di laurea, prof. Mario Pagnotta e prof. Massimo Cecchini, il rsponsabile dell’orientamento prof. Sergio Madonna, il Comandante della Scuola Forestale dei Carabinieri di Cittaducale Generale di Brigata Gianpiero Andreatta e l’Assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Rieti prof. Letizia Rosati.


Dopo l’accoglienza e la presentazione dell’offerta formativa, l’Open Day è entrato in una fase più “dinamica” che ha visto i tanti partecipanti coinvolti in un percorso di degustazione del miele prodotto dall’apiario gestito dagli studenti di Scienze della Montagna, nella visita delle aule e dei laboratori di microscopia, entomologia, chimica, biologia e informatica con la possibilità di provare in prima persona alcune attività laboratoriali sotto la guida esperta del prof. Contarini, docente di entomologia, e dell’assegnista di ricerca dott. Andrea Caggegi.


E’ seguita poi la visita alle aree dedicate alle collezioni geologiche, agli erbari didattici, alle tecnologie del legno, all’entomologia e alla patologia forestale in cui alcuni studenti universitari si sono messi a disposizione dei partecipanti per mostrare loro i risultati delle attività didattiche e raccontare le proprie esperienze di studio e di crescita all’interno dell’università. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero