Rieti, schede distrutte: il centrosinistra insorge: la nota del Tribunale non contribuisce a fare chiarezza

Rieti, schede distrutte: il centrosinistra insorge: la nota del Tribunale non contribuisce a fare chiarezza
RIETI - Se il comunicato del presidente del Tribunale, Carlo Sabatini, afferma che solo le schede non utilizzate sono andate distrutte e su di esse non c'è mai stata...

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RIETI - Se il comunicato del presidente del Tribunale, Carlo Sabatini, afferma che solo le schede non utilizzate sono andate distrutte e su di esse non c'è mai stata contestazione, di diverso avviso sono i gruppi della coalizione di centrosinistra che ha sostenuto la candidatura di Simone Petrangeli.


«Il comunicato stampa del presidente del Tribunale di Rieti - si legge in una nota - non contribuisce a fare chiarezza sull'operato degli uffici del Tribunale, considerato che nella nota del direttore amministrativo del Tribunale, inoltrata dallo stesso presidente alla Prefettura in data 12.10.2017 si dichiarava che l’ufficio aveva " (...) conservato i plichi contenenti le schede avanzate e quelle vidimate e non utilizzate, relative sia al I turno elettorale che a quelle del ballottaggio per un congruo periodo di tempo” e che " (...) trascorsi 120 giorni dalla prima elezione e 90 dalla seconda (calcolati considerando i termini per effettuare il ricorso amministrativo) (...) ha “eliminato” il materiale per liberare i locali".

A questo punto - argomentano i gruppi del centrosinistra - risulta ancora più fondata la richiesta formulata dai nostri legali di far luce sulle modalità e la tempistica di smaltimento delle citate schede e dell’ulteriore documentazione in possesso del Tribunale formulata durante le operazioni di parziale verificazione.

Va poi precisato che ogni valutazione circa la rilevanza della documentazione eliminata forma oggetto del giudizio pendente avanti al Tar Lazio e, pertanto, appare opportuno attendere i provvedimenti dell’organo competente che dovrà stabilire se le elezioni del 25 giugno si siano o meno svolte nel rispetto delle regole e senza nessuna forma di inquinamento. 

Ci auguriamo che prevalga il buon senso, che qualcuno sembra aver smarrito, e si aspetti serenamente l'esito del giudizio amministrativo».


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Il Messaggero