Sanità reatina, Paolucci e De Santis: «Serve confronto per rispondere alle aspettative dei cittadini del territorio»

Alberto Paolucci e Valter De Santis
RIETI - «Alla prima occasione pubblica in cui la nuova direzione aziendale si presenta alla città, o meglio alle autorità cittadine e regionali, dimentica di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - «Alla prima occasione pubblica in cui la nuova direzione aziendale si presenta alla città, o meglio alle autorità cittadine e regionali, dimentica di rendere partecipi le organizzazioni sindacali confederali e di categoria che proprio tutti i cittadini rappresentano». Lo dicono in una nota congiunta Alberto Paolucci e Valter De Santis, rispettivamente Segretari generali della Uil di Rieti e della Sabina romana e della Uil Fpl di Rieti

«Ci sembra una caduta di stile poco edificante – dicono Paolucci e De Santis - che forse fa presagire una stagione di rapporti sindacali non proprio sereni, peraltro già difficili per ragioni diverse. Sta di fatto che il tanto decantato clima lavorativo non si risolve pubblicizzando nuovi locali al pronto soccorso. Forse coinvolgere nel cambiamento le organizzazioni sindacali potrebbe aiutare, anzi certamente aiuta vista la conoscenza diretta dell’azienda dei singoli lavoratori e delle loro aspettative di buon governo, così come le aspettative dei cittadini nella risposta sanitaria che la Asl deve offrire».

«Chiederemo - concludono i due esponenti sindacali - un incontro al commissario per chiarire meglio quali siano le sue idee circa il confronto coi sindacati di categoria e confederali nel rispetto delle proprie prerogative. Certo è che non intendiamo rinunciare al nostro ruolo di denuncia e tutela costituzionalmente riconosciuto».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero