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RIETI - Piedi ben saldi a terra, concentrazione massima e senza troppi voli pindarici, pensare a un avversario alla volta. È stato un può questo il succo della conferenza stampa pre-gara di Alessandro Boccolini, tecnico di un Rieti che domani sarà impegnato sul campo del San Donato Tavarnelle, una delle tre squadre attualmente in testa al girone E a punteggio pieno dopo due giornate. Ma secondo il tecnico amarantoceleste, parlare di scontro al vertice potrebbe creare qualche aspettativa di troppo.
"Parlare di scontro al vertice ora - dice Boccolini - mi sembra esagerato, anche perché per noi è un anno di ricostruzione, dove il primo vero obiettivo è quello di ricreare un ambiente, un senso d'appartenenza, un percorso. Evitiamo quindi di mettere troppa pressione ai ragazzi, anche se indubbiamente incontrare squadre del genere sin da subito è imporrtante. Però, a prescindere dalla qualità della rosa, il risultato non è fondamentale in questo momento".
Ragionando sull'avversario di turno, invece, Boccolini rimarca più volte le qualità di un organico abituato a certi tipi di campionati e di un tecnico, come Paolo Indiani che non ha di certo bisogno di ulteriori presentazioni:
"Sfida difficile, contro un'ottima squadra con un allenatore importante e alcuni elementi di categoria superiore: sono sicuro che approcceremo in maniera idonea. Rispetto alla settimaan scorsa abbiamo recuperato dei giocatori ed avendo più elementi a disposizione posso ragionare su più soluzioni tattiche. Qualcuno non ci sarà però in linea di massima è una situazione confortante. Tatticamente i ragazzi sono stati abituati sin dal ritiro a lavorare su più moduli. Durante la partita la variazione ci può essere sia per esigenze positve, che negative: di conseguenza possiamo ragionare sia sul 3-5-2, che sul 4-4-2. Galvanio? Quando lo abbiamo ripreso in squadra sapevamo le sue doti: è un ragazzo importante in questo senso, si sacrifica molto come tanti altri ragazzi in rosa".
Un ultimo pensiero Boccolini, lo rivolge alla tifoseria, che domenica scorsa è tornata ad assiepare le tribune dello "Scopigno": "È stato bello rivederli cantare e sostenerci - dice - perché sentire l'affetto dei tifosi è sempre un valore aggiunto. Il calcio si gioca per queste cose e si vive di emozioni, quello che abbiamo sentito col Foligno è stato emozionante".
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