«Salaria: togliere la S al chilometro 60»

Incidente al chilometro 60 della Salaria
RIETI - L'indignazione sale, la protesta monta. Il problema della...

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RIETI - L'indignazione sale, la protesta monta. Il problema della sicurezza stradale, d'altronde, non è cosa secondaria e, nello specifico, le pessime condizioni della Salaria, con il chilometro 60 dove ormai quasi giornalmente accadono incidenti, non lascia tranquilli nessuno. A placare le tensioni in materia non è stato sufficiente neppure l'esposto presentato da un automobilista, che nel tratto in questione è finito fori strada. Esposto che ha prodotto l'iniziativa della procura della Repubblica, pronta a dare l'incarico per una perizia che accerti lo stato dell'asfalto nel tratto del chilometro 60. Sull'argomento, è intervenuto anche il segretario della Uil trasporti di Rieti, Sandro De Luca, che per lavoro percorre la Salaria SS4 da e per Roma quasi tutti i giorni. "E' inevitabile - spiega e Luca - non accorgersi dello stato di abbandono in cui versa la Consolare, dove con impressionante regolarità si verificano incidenti quasi quotidiani, a tal punto da essere considerata una tra le strade più pericolose della Regione. Sembra di percorrere la strada di un paese del terzo mondo, tra buche, alberi e siepi non potati, asfalto dissestato e a volte anche consumato. Cosa ancor più grave: bastano poche gocce e si vola. La situazione è grave, inutile nasconderlo, e non si capisce come tutto ciò non stimoli l'attenzione e la coscienza di chi è preposto per competenza ad intervenire in modo operativo e risolutivo, almeno lungo la Salaria". De Luca propone quindi di intervenire immediatamente, con escavatori e ruspe, sulla doppia "S" dell'ormai famoso chilometro 60 della via Salaria per renderlo quasi rettilineo. "Penso - dice il segretario provinciale della Uil trasporti - si debba porre fine una volta per tutte a questo spettacolo vergognoso. Cosa si sta aspettando? Forse, il nullaosta per la costruzione di un cimitero da un lato e raccolta rottami dall'altro. Ricordo che un tempo si parlava di ferrovia, si fecero progetti, furono stanziati e in parte spesi fondi, poi non si è fatto più nulla. Si parlò anche di raddoppio della Salaria ma ad oggi dobbiamo prendere atto, nostro malgrado, che si è trattato solo di vacue promesse. Chiedo quindi che si intervenga strutturalmente almeno intervenire nei punti più nevralgici e pericolosi, laddove il pericolo è sempre in agguato. In fondo, si tratta di interventi di semplice e ordinaria manutenzione, di interventi non mastodontici, ma comunque in grado di risolvere i problemi attuali".
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Il Messaggero