Rieti, centrale a biogas a Ponzano: a gennaio ulteriore incontro pubblico promosso dai comitati

Una protesta
RIETI - Ci sarà un nuovo incontro pubblico con cittadini e amministratori, ma soprattutto con esperti per tornare a parlare di biogas, ambiente ed eventuali rischi...

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RIETI - Ci sarà un nuovo incontro pubblico con cittadini e amministratori, ma soprattutto con esperti per tornare a parlare di biogas, ambiente ed eventuali rischi connessi. Ad annunciarlo è il Comitato spontaneo «No biomasse No biogas - per la difesa della Valle del Tevere», nato all'indomani della diffusione della notizia che sul territorio del Comune di Ponzano Romano, su un'area di circa 6 ettari, su cui sorgeva un cementificio poi in disuso, si potrebbe realizzare una centrale per la produzione di compost di qualità e biogas. Essendo la zona di fronte alla Sabina reatina, le reazioni sono arrivate anche da amministratori dei Comuni della sponda Reatina.


I PASSAGGI

Molti amministratori avevano già preso parte all'incontro di inizio dicembre a Collevecchio. C'è stato poi un incontro a Sant'Oreste a metà mese e ora si profilano altre iniziative e incontri come spiegato dai responsabili del Comitato. «A seguito del persistente silenzio del sindaco di Ponzano Romano - si legge nell'ultimo comunicato del Comitato - sulla richiesta di accesso agli atti concernenti la costruzione della centrale a biogas in località Brecceto, inoltrata da comitati, privati cittadini e sindaci, abbiamo intenzione di organizzare un nuovo incontro con la cittadinanza e alcuni esperti che potranno rispondere a domande concrete, subito dopo le feste natalizie. Chiederemo lo spazio per l'incontro ai sindaci delle Unioni dei Comuni. Sarebbe un segnale di vera democrazia, se l'ospitalità ci fosse concessa dal sindaco di Ponzano Romano e quindi, fiduciosi, gliela chiediamo, dato che in occasione di un suo incontro con alcuni cittadini, ha parlato di impegni finanziari per oltre 50 milioni di euro, promettendo di salvare Ponzano Romano dalla fame. Questi impegni finanziari non risultano da alcun documento disponibile. Di tutto questo non c'è parola nella delibera messa a nostra disposizione, approvata in 15 minuti dalla giunta e che dovrebbe decidere del destino di un intero territorio. Oltre a più di 9.000 firme raccolte su change.org, prosegue la raccolta sul territorio, come anche la preparazione di iniziative legali contro la giunta comunale e il suo sindaco, qualora fossero necessarie. Terremo tutti informati sull'evoluzione della situazione attuale, qualora si verificasse qualcosa di significativo prima del nostro incontro, che speriamo di concretizzare nei primi giorni di gennaio 2018». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero