Refrigeri e i 78 lavoratori di Risorse Sabine: «La Regione ha stanziato altri 2 milioni di euro per finanziare i progetti»

Fabio Refrigeri
RIETI - «La Regione Lazio ha stanziato altri 2 milioni di euro per finanziare i progetti che vedono impegnati i 78 lavoratori di Risorse Sabine tuttora in attività...

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RIETI - «La Regione Lazio ha stanziato altri 2 milioni di euro per finanziare i progetti che vedono impegnati i 78 lavoratori di Risorse Sabine tuttora in attività negli enti locali della nostra provincia», inizia così la nota del presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio, Fabio Refrigeri.

«Lo stanziamento di un milione e 963 mila euro è avvenuto con l'approvazione l’11 agosto scorso della Legge regionale n. 14 e va ad aggiungersi agli altri 3 milioni e 710 mila euro già messi a disposizione dall’amministrazione regionale per aiutare i Comuni, le Comunità Montane e la Provincia di Rieti a sostenere il costo dei lavoratori di Risorse Sabine dopo che la società è stata posta in liquidazione».

«Grazie a questi fondi, resi disponibili grazie all’attenzione e all’impegno di tutta la Giunta Zingaretti e in special modo dell’assessore Claudio Di Berardino, potrà essere garantito l’utilizzo dei lavoratori fino a tutto il 2023 garantendo a ciascuno di loro uno stipendio lordo di circa 970 euro al mese».

«Un risultato che oltre ad essere un importante strumento di sostegno al reddito per decine di famiglie, fondamentale soprattutto in un territorio come quello della provincia di Rieti da tempo alle prese con una profonda crisi occupazionale aggravata ultimamente anche dalla Pandemia, rappresenta una scelta di prospettiva in questo particolare periodo in cui alla Pubblica Amministrazione è richiesto un ulteriore sforzo anche in virtù delle ingenti risorse che stanno arrivando dall’Europa: l’obiettivo è quello di non diminuire ulteriormente il personale di enti che in questi ultimi anni hanno visto un costante impoverimento delle proprie piante organiche con evidenti ricadute sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini».

 

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Il Messaggero