RIETI - «Siamo quasi giunti al termine delle vacanze estive e l’inizio del nuovo anno scolastico ormai è alle porte. E’ dunque preoccupante vedere che gli...
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«Giorno dopo giorno, anche l’unica certezza che avevamo, ossia la data di rientro degli alunni in classe, fissata per il 14 settembre, sembra vacillare. Troppi gli interrogativi sul nostro futuro: cosa fare nelle classi dove gli spazi non consentiranno di mantenere il distanziamento sociale? Quando arriveranno i famigerati banchi monoposto? Dovremo indossare la mascherina anche mentre faremo lezione? Che accadrà se all’interno della scuola verranno scoperti dei positivi al virus? Che tipo di materiale didattico si utilizzerà e come? Solo per citarne alcuni».
«Ogni giorno vengono proposte soluzioni poco chiare e talvolta quasi utopistiche, e perfino scenari esclusi categoricamente settimane fa, come lezioni a distanza o turnazione in classe degli studenti, tornano più attuali che mai. Non è possibile continuare a navigare a vista, il continuo rimandare ogni tipo di decisione sulla scuola genera il timore che, come già accaduto pochi mesi fa, ogni scuola sarà costretta ad arrangiarsi da sé».
«A meno di un mese dalla riapertura, servono risposte da parte del Ministero dell’Istruzione, e servono adesso», conclude la nota del presidente della Cps reatina. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero