Rete degli Studenti Medi Rieti: «Vogliamo la scuola sicura»

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RIETI - «Nell’ultima settimana le istituzioni e l’opinione pubblica si stanno esprimendo sul tema delicato del rientro scolastico. Dopo averlo annunciato nello scorso mese e a tre giorni dalla data prevista per il parziale ritorno in presenza, è in corso un acceso dibattito sul rimandare o meno», si legge nella nota della Rete degli Studenti Medi Rieti e di Controvento.

«A settembre studenti e studentesse sono rientrati nelle loro scuole dopo mesi di assenza dalle aule. Le difficoltà dettate dalla pandemia e le gravi carenze della scuola italiana hanno portato alla repentina chiusura degli istituti e ad un ritorno alla DaD nel mese di Novembre».

«Durante questi mesi di lezioni a distanza, studenti e studentesse di tutta la regione hanno richiesto a gran voce una riapertura delle scuole in sicurezza. La DaD, in un paese tra l’altro tra i meno digitalizzati d’Europa, deve rimanere uno strumento puramente emergenziale. Il lavoro delle Prefetture e dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, però, non è stato da solo sufficiente. Tutto ciò resta un chiaro segnale di come il diritto allo studio degli studenti e delle studentesse non venga rispettato».

«Vorremmo che il dibattito fosse incentrato su come rendere la scuola sicura - dicono i rappresentanti della Rete degli Studenti Medi di Rieti e di Controvento - anziché concentrarsi esclusivamente sul riaprire o meno. Come studenti e studentesse abbiamo il diritto di tornare nelle nostre classi in sicurezza. E’ arrivato il momento di affrontare il tema del diritto allo studio e dare risposte chiare e tempestive, siamo stanchi di restare nell’incertezza. Non solo siamo coloro che rappresentano davvero la scuola, ma siamo il vostro futuro, vogliamo impegno politico, vogliamo rientrare in sicurezza».

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Il Messaggero