RIETI - Rieti-Reggina non è stato come "la maialata di Pro Piacenza-Cuneo" e mai lo sarà. Le regole sembrano aver funzionato e di questo il presidente...
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«Le nuove regole funzionano - dice - consentono di difenderci meglio e di evitare disastri.
Chi non è in regola deve sapere che qualcuno, nel solco delle regole, ci metterà la faccia, studierà tutto e proseguirà a fare pulizia. Quando abbiamo elaborato le nuove regole nessuno era così ingenuo da non mettere in preventivo che qualcuno tentasse di baipassarle, con il sorriso dei banditi abituati a far fallire le società che pensano, o meglio sperano, di poter rientrare. Abbiamo lavorato in questi giorni tutti insieme, Gabriele Gravina, Umberto Calcagno, Renzo Ulivieri, Marcello Nicchi con un unico obiettivo, rendere normale il calcio, impedire la gogna, educare i giovani.
Un grande contributo è venuto da professionalità che ci hanno confortato. Hanno perso i “furbastri”, chi nell’ombra (qualcuno c’è) spera di emergere, fregandosene del bene collettivo. Mi dispiace per i tifosi, lo so che soffrite, ma noi abbiamo l’obbligo di far pulizia. Oggi non è un bel giorno perché non si è giocato, ma oggi siamo più forti. Come si può constatare con i fatti, in questi mesi non abbiamo scherzato. Stiano tutti tranquilli, non abbasseremo la guardia perché sappiamo che riformare non è semplice, ci vuole perseveranza e tempo. Vorrei auspicare che i banditi, i ricattatori, quelli che pensano solo al loro interesse “ particulare”, vengano ascoltati di meno». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero