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RIETI - Successo e ampia partecipazione all’evento formativo sui reati informatici dell’Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) Sezione di Rieti che si è svolto a Rieti nella sala della Fondazione Varrone di Largo San Giorgio. «Con una società sempre più tecnologicamente avanzata e hi-tech nonché con la spinta all’informatizzazione dato dalla pandemia,è stato questo tema a scegliere noi, più che il contrario – ha spiegato il presidente Aiga Rieti, l’avvocato Matteo Angelini – in quanto ormai i reati informatici sono una realtà che ci sta travolgendo».
Un importante momento di studio e approfondimento nell’immenso mare del web e dei reati informatici quelli affrontati dai relatori – avvocati, magistrati ed esperti di settore – sui più livelli, da quello normativo e sostanziale fino a quello processuale.
Furti di identità, truffe romantiche, hackeraggio di password e dati sensibili, phishing, inserimento di malware, sex extortion, revenge porn, diffamazioni online e altre fattispecie di reati quelli presi in esame nel convegno-studio di Aiga Rieti che ha riscosso ampia partecipazione da parte dell’Avvocatura locale per fare il punto sui cybercrimini, una forma particolarmente pericolosa e subdola di reati spesso «difficilmente individuabile nella quale chiunque può incappare in quanto gli adescamenti, che possono arrivare anche telefonicamente, sono effettuati da persone molto brave e convincenti» ha sottolineato Alessandra Ciulla, responsabile della Sezione di polizia postale di Rieti.
Un incontro che ha affrontato a 360 gradi la criticità di questa problematica anche negli aspetti legati all’autoprotezione e alle modalità per fiutare la truffa e tutelarsi. Importante focus anche su intelligenza artificiale, potenziali applicazioni da parte degli avvocati, relativi aspetti deontologici e informatizzazione del settore legale, tematiche illustrate dal presidente Aiga Viterbo, Paolo Zampolini.
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