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RIETI - Sedici anni fa la notte più triste, sedici anni fa ci lasciava Willie Sojourner e con la sua dipartita, improvvisa quanto inaspettata, un’intera città cresciuta a “pane e ganci cielo” si ritrovò a piangere il giocatore di basket più forte di tutti i tempi in maglia Sebastiani.
Oggi, a distanza di 16 anni, il ricordo dello Zio Willie è ancora vivo nei pensieri dei tifosi, negli scatti fotografici e nei ritagli di giornale dell’epoca e dal 2005 come ogni 20 ottobre ormai, il pellegrinaggio sulla pietra posizionata sulla Terminillese nel luogo esatto dove Sojourner quella notte perse la vita, è stato come sempre partecipato e sentito.
Nel primo pomeriggio, una delegazione del Real Sebastiani unitamente ai rappresentanti della Willie Basket e della Fortitudo Rieti, hanno deposto tre mazzi di fiori per non dimenticare le gesta sportive, la simpatia e la “reatinità acquisita” di un vero talento, strappato alla vita terrena con fin troppa irruenza.
Con coach Alex Finelli, anche i cestisti Alessandro Piazza e Alberto Chiumenti si sono recati su quel tratto di strada dove la vita di Sojourner s’interruppe a soli 57 anni. Con loro anche Gianluca Tilli e Roberto Peron (in tuta N.Y. Nets, la stessa con la quale il cestista americano nella stagione ’73/’74 vinse il campionato Nba) in rappresentanza delle rispettive scuole di basket.
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