Rieti, la minoranza va subito all’attacco: e la differenziata in centro storico?

Il consiglio comunale
RIETI - Che fine ha fatto il completamento della raccolta differenziata nel centro storico di Rieti? L’ultima volta, quasi un anno fa - era il 22 luglio - se lo chiese anche...

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RIETI - Che fine ha fatto il completamento della raccolta differenziata nel centro storico di Rieti? L’ultima volta, quasi un anno fa - era il 22 luglio - se lo chiese anche Il Messaggero, ricevendo tuttavia una assai poco educata risposta da parte dell’allora assessore all’Ambiente, Claudio Valentini (che giovedì, per essere eletto come presidente del nuovo consiglio comunale, ha dovuto attendere la maggioranza semplice garantita dal terzo turno di votazione, dopo i primi due andati a vuoto con la maggioranza dei due terzi). 


Ora, però, a chiederselo è anche il gruppo consiliare del Pd-Progressisti composto da Paolo Bigliocchi, Emiliana Avetti e Rossella Volpicelli, nell’interrogazione presentata proprio giovedì, giorno del primo consiglio comunale, rigirando la domanda al sindaco Daniele Sinibaldi e, per conoscenza (e ironia della sorte) anche a Valentini. 
«Non aver portato a termine da parte di Asm il programma avviato di raccolta differenziata ha dato luogo ad un processo di migrazione dei rifiuti che coinvolge il centro storico e le frazioni, incidendo in modo importante sulla qualità dei servizi e su quel decoro urbano spesso richiamato quando si parla di “città turistica” e di promozione e rilancio del centro storico inteso come “salotto” della città», scrive il Partito democratico, chiedendo dunque di «conoscere i motivi ostativi che hanno impedito il completamento del processo avviato dalla giunta di Simone Petrangeli e dall’ex presidente di Asm, Alessio Ciacci e quali siano le intenzioni e i provvedimenti» che si «intende adottare per definire un quadro che ad oggi appare incomprensibile».
Il riferimento, semplice, è ai cassonetti della raccolta indifferenziata che a tutt’oggi compongono la cornice del centro storico, regolarmente svuotati dal servizio di Asm ma che, sfruttati a piene mani e a tutte le ore del giorno dagli autori della mala-raccolta, rendono di fatto inutile il lavoro quotidiano dei lavoratori della municipalizzata, con sommo scorno (e tante denunce cadute nel vuoto) da parte dei residenti. 

Chiusa l’esperienza della giunta Petrangeli – che portò la raccolta differenziata dall’esistente 15 per cento a più del 60 per cento – fu la giunta Cicchetti a ultimarla nella Piana Reatina alla fine del novembre 2017, lasciando però l’incompiuta del centro storico. Passino pure i lunghi mesi di difficoltà causati dal Covid, ora sarà tuttavia nuovamente il centrodestra a doversi occupare del tema della raccolta differenziata, che approda sul tavolo del nuovo sindaco e nelle mani del nuovo assessore all’Ambiente (ed ex presidente del consiglio comunale) Giuliano Sanesi. Speriamo che la riconosciuta disponibilità e cortesia di Sanesi produca, questa volta, almeno una risposta più diplomatica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero