Rieti, Questura: "Da relazione Dia niente criticità su presenza organizzazioni criminali"

Questura di Rieti
RIETI - La Questura di Rieti interviene sulla relazione semestrale della Dia, per la parte riguardante la provincia di Rieti. Ne emerge uno scenario senza particolari...

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RIETI - La Questura di Rieti interviene sulla relazione semestrale della Dia, per la parte riguardante la provincia di Rieti. Ne emerge uno scenario senza particolari criticità sul fronte della presenza di organizzazioni criminali.


"La citata relazione, consultabile sul sito web della Direzione Investigativa Antimafia (relazione del 2° semestre 2019 - pagg. 420 e 421) - ricorda una nota della Questura reatina - fornisce una breve descrizione della situazione delinquenziale in questa provincia, evidenziando che il territorio reatino non presenta situazioni di particolare criticità in ordine alla presenza ed all’operatività di organizzazioni criminali e sottolineando, in sostanza, il merito della Polizia di Stato nell’aver individuato e neutralizzato un’organizzazione criminale composta da 23 soggetti di origine nigeriana dediti al traffico di droga.
Al riguardo tale relazione riportata testualmente:
“Il territorio reatino non presenta situazioni di particolare criticità in ordine alla presenza ed all’operatività di organizzazioni criminali strutturate o a connotazione mafiosa ….... si ritiene di dover far cenno ad un’attività investigativa conclusa fuori semestre, durante la stesura del documento, che introduce un importante elemento di novità per quel che attiene all’operatività delle organizzazioni criminali straniere nella provincia reatina. Ci si riferisce all’operazione “Angelo Nero”, eseguita a Rieti nel febbraio 2020 dalla Polizia di Stato. Le indagini hanno mostrato l’operatività di un’organizzazione criminale composta da 22 cittadini nigeriani ed un camerunense, dedita al traffico di droga (del tipo eroina, cocaina e marijuana) e allo sfruttamento della prostituzione, che reinvestiva parte dei proventi illeciti in affari immobiliari in Nigeria. E’ stata quindi disvelata l’esistenza di una compagine criminale di matrice etnica “strutturata”, ormai saldamente radicata nel territorio, con contatti con il Paese d’origine ove inviava i proventi illeciti”.


"Non si è svolta alcuna riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica o altro tipo di riunione, né tantomeno è stato richiesto alcun chiarimento dal Viminale. Le Forze di Polizia della provincia di Rieti continuano incessantemente a svolgere la loro azione di prevenzione e repressione dei reati, in particolare contro il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero