Rieti, i fedeli pugliesi di don Vito in città per salutare il loro parroco tra serenate e risate / Il video

RIETI - Un gruppo di amici, così appaiono don Vito e i tanti fedeli della diocesi di Bari – Bitonto. Cantano, ridono e si scambiano in battute in dialetto, come...

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RIETI - Un gruppo di amici, così appaiono don Vito e i tanti fedeli della diocesi di Bari – Bitonto. Cantano, ridono e si scambiano in battute in dialetto, come quando andando a salutarli nella chiesa di Sant’Agostino, ha chiesto loro se si fossero addormentati per seguire il lungo discorso pronunciato poco prima in Cattedrale. Loro hanno assicurato di no e a quel punto don Vito ha ribattuto: "Com avita doic?", che tradotto è “cosa avreste potuto dire”?

Il distacco con il loro parroco e rettore della Fondazione dei Santi Medici non sarà facile. Nei sette anni di ministero sacerdotale a Bitonto il legame che si è stretto tra don Vito, i fedeli e collaboratori è strettissimo. Ma loro sono arrivati con la chitarra e hanno cantato, perché anche se la distanza da gestire è tanta, la nomina a vescovo di Rieti del loro sacerdote è una notizia bellissima che va celebrata.

La sera prima dell’ordinazione, sono andati sotto l’appartamento episcopale e hanno intonato un’autentica serenata e ieri dopo l’elezione hanno bissato la performance lungo via Cintia. Prima l’inno della Fondazione dei Santi Medici poi Meraviglioso canzone preferita dal vescovo Vito che ha cantato insieme ai compaesani in maniera genuina e spensierata.

La maggior parte dei fedeli pugliesi ha ammesso di dover ancora abituarsi a vederlo con mitria e pastorale e non nei soliti abiti casual. In tantissimi non sono riusciti a trattenere le lacrime durante la celebrazione. Altrettanti, se avessero potuto, avrebbero ritardato la partenza fissata subito dopo l’ordinazione, sfidando il freddo pur di continuare a vivere quello che era e sempre sarà “nostro parroco, nostro fratello, nostro padre, nostro tutto”.

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Il Messaggero