Da Contigliano un presepe ispirato al territorio reatino per piazza San Pietro

Il bozzetto del progetto di Contigliano
RIETI - Le presenza dei tre santi francescani reatini, olivi e lecci a simboleggiare il legame con il territorio, l’Angelo ispirato alla pala absidale della Collegiata di...

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RIETI - Le presenza dei tre santi francescani reatini, olivi e lecci a simboleggiare il legame con il territorio, l’Angelo ispirato alla pala absidale della Collegiata di San Michele Arcangelo di Contigliano. È, in sintesi, la Natività così come immaginata nel bozzetto del presepe consegnato dal sindaco di Contigliano, Paolo Lancia, al governatorato del Vaticano quando, nel settembre 2019, Lancia ottenne il via libera dal segretario generale Fernando Vérgez alla sua realizzazione in piazza San Pietro, in occasione del Natale 2023. Proposta partita il 15 agosto del 2019 dallo stesso Lancia che, ottenuta l’approvazione, si mise al lavoro per redigere il disegno del progetto, che coinvolge sia l’iconografia religiosa della provincia che, per la realizzazione delle figure da collocare all’interno del presepe, anche le scuole contiglianesi. Tuttavia, il 22 settembre di quest’anno una missiva spedita dallo stesso Vérgez al Comune di Contigliano ha sostenuto che quanto già concordato tre anni fa «non può avere alcun seguito».

La querelle. Motivo? La realizzazione del presepio in Vaticano, nell’anno dell’ottavo centenario della Natività rievocata da San Francesco a Greccio nel 1223, è stata assegnata dal Comitato nazionale per l’Ottavo centenario del primo Presepe di Greccio all’artista Franco Artese, già autore del presepe installato a Rieti, sotto gli archi del Vescovado. Lancia replica così con una lettera datata 29 settembre, indirizzata al sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, monsignor Edgar Pena Parra, rivendicando «un processo creativo e organizzativo ormai solidamente avviato». Nella lettera, Lancia sostiene di aver «cercato per tre anni, in ogni modo, la partecipazione all’iniziativa del vescovo pro tempore, Domenico Pompili, rimettendo più volte tutto nelle sue mani. Salvo prendere atto che egli non desiderava condivisione, ma semplicemente e in toto l’esclusione del Comune di Contigliano» e «di voler-dover necessariamente completare l’opera avviata». In allegato alla missiva, il bozzetto del presepe ora pubblicato da Il Messaggero e «la volontà incessantemente manifestata, di condurre l’opera stessa unitamente alla Diocesi, e alle istituzioni religiose e civili tutte della Provincia di Rieti».

Il progetto. Nel progetto del presepe immaginato da Lancia in piazza San Pietro, il Cristo Bambino è in asse con l’obelisco di Heliopolis, adagiato all’interno della pietra-cubica risalente all’ottavo secolo, in origine fonte battesimale della chiesa di San Lorenzo di Contigliano. L’Angelo è invece ispirato dalla pala absidale della Collegiata di San Michele Arcangelo di Contigliano e, a simboleggiare ancora di più il legame con il territorio, il disegno del presepe include anche i tre Santi originari del territorio reatino, tutti francescani: Santa Filippa Mareri, San Felice da Cantalice e San Giuseppe da Leonessa. Anche il verde simboleggia il legame con il Reatino: ci sono gli olivi della Sabina e i lecci che chiudono il fondale a destra, verso l’albero di Natale, per i quali un vivaio ha già dato la sua disponibilità al trasporto. Fra le tante figure, l’ultima è invece quella della pastora dormiente, ispirata a un particolare della pala di San Vincenzo Ferreri in San Michele Arcangelo di Contigliano. Tutte installazioni per la cui realizzazione è già stato ottenuto anche l’appoggio delle scuole contiglianesi.

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Il Messaggero