Rieti, un premio in Puglia per l’artigianato della giovane orafa di Posta

Lucia De Carolis
RIETI - «Lo dedico ai bambini nati dopo il terremoto e a tutti coloro che scelgono con tenacia di continuare ad abitare in queste zone». Premio al merito artistico...

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RIETI - «Lo dedico ai bambini nati dopo il terremoto e a tutti coloro che scelgono con tenacia di continuare ad abitare in queste zone». Premio al merito artistico “Il Pendio” di Corato (in provincia di Bari) alla giovane artigiana orafa di Posta, Lucia De Carolis, ancora incredula per la sorpresa. Il riconoscimento di arte contemporanea per giovani artisti del Mezzogiorno d’Italia è arrivato a Lucia per un’opera che raffigura il figlio Antonio, di due anni. «È difficile vivere in questi territori - racconta l’artista. - Era complicato prima e lo è ancora di più dopo il terremoto. Io vivo in una casetta Sae con la mia famiglia, non posso accedere alla mia casa perché l’abitazione adiacente è gravemente danneggiata. Ogni giorno ci rimettiamo in gioco, cerchiamo uno stimolo in più per andare avanti».

Il racconto
Lucia, originaria di Cascia, trova l’amore a Posta e ci viene ad abitare dopo il matrimonio. Nel marzo del 2017, dopo i tragici eventi sismici dei mesi precedenti, decide di mettere a frutto i suoi studi artistici di arte orafa, pittura e scultura e apre una piccola bottega artigiana nel centro del paese. «Ho il laboratorio a vista - spiega. - All’inizio non era facile neppure capire cosa stessi facendo. Poi, invece, il mio negozio è diventato un centro di aggregazione, mi portavano i gioielli danneggiati dal terremoto, ho riparato tante collane, bracciali o altri oggetti: preziosi ricordi recuperati dalle macerie che assumevamo un enorme valore affettivo. Sono state esperienze che mi hanno dato la forza e l’energia per andare avanti nel mio sogno».

Le prospettive
Oggi, il luminoso laboratorio di Lucia è un punto di riferimento per il paese di Posta e il territorio circostante, ed è dalle sue mani che nascono regali personalizzati e pensieri esclusivi. Perché, nonostante tutto, la vita va avanti, e i nuovi ricordi affiancano quelli del passato per custodire nel cuore nuovi momenti gioiosi.

 

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Il Messaggero