RIETI - E' “L'altra madre” (Adelphi) del napoletano Andrej Longo il vincitore dell'edizione 2017 del Premio Letterario “Citta' di Rieti”....
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Dietro Longo, in ordine di vittoria, Fabio Stassi con “La lettrice scomparsa” (Sellerio Editore), pari merito per Maria Rosa Cutrufelli con “Il giudice delle donne” (Frassinelli) e Simona Lo Iacono e il suo “Le streghe di Lenzavacche”. Ultima dei cinque finalisti, secondo la votazione, Flavia Perina con “Le lupe” (Baldini e Castoldi). A comporre la giuria popolare, circa 160 giurati e i detenuti delle due classi della casa circondariale di Rieti, che hanno incontrato gli autori durante le cinque date del premio.
LA VITTORIA DI LONGO
Caso non comune, Longo, di scrittore italiano inserito nel catalogo Adelphi, insignito del premio Bagutta, del Premio Nazionale di Narrativa Bergamo e del premio Piero Chiara per il suo “Dieci”, pubblicato nel 2007, raccolta di racconti ambientati a Napoli e ispirati ai dieci comandamenti. Il nome, Andrej, omaggio del papà a Guerra e Pace di Tolstoj: “Il premio letterario di Rieti e' diverso dalla maggior parte degli altri premi a cui ho preso parte - commenta Longo all'uscita dal Flavio - E' un'iniziativa che coinvolge la comunita', che la rende partecipe e non distaccata come ho notato in altre manifestazioni analoghe”. E sul palco del Vespasiano, ancora prima che lo spoglio delle votazioni giunga al termine, Longo incalza la platea davanti al neo assessore Formichetti: “Avete un teatro bellissimo. Lo tenete aperto durante l'anno, vero?”. Per “L'altra madre”, che gia' durante la fase injziale dello spoglio delle votazioni aveva lasciato intuire la sua vittoria al premio letterario reatino, rivela: “Si sta lavorando alla sceneggiatura per trasformarlo in un film. L'unica cosa che posso dire - commenta ridendo - e' che il regista non sara' napoletano”.
Sul palco, ad alternare la presentazione dei cinque finalisti, la giornalista Francesca Dominici e, ad accompagnare la finale con gli intermezzi musicali, l'omaggio a Luigi Tenco da parte di Germano D'Ambrosio (voce) ed Emanuele Micacchi al pianoforte, attraverso le piu' belle canzoni del cantautore italiano, nel cinquantenario della sua scomparsa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero