RIETI - S’intensifica la protesta delle federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil contro lo schema di decreto che taglierebbe 23 Prefetture sul territorio italiano, compresa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dopo l’incontro con il sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci, che Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa definiscono “insoddisfacente”, e “le mancate risposte alle gravi preoccupazioni espresse, con numeri e dati, nel dossier consegnato al Governo, vogliamo richiamare la politica alle proprie responsabilità. Teramo, Chieti, Vibo Valentia, Benevento, Piacenza, Pordenone, Rieti, Savona, Sondrio, Lecco, Cremona, Lodi, Fermo, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Oristano, Enna, Massa-Carrara, Prato, Rovigo, Asti e Belluno: in 23 territori i cittadini rischiano di perdere il presidio di legalità e sicurezza che le Prefetture rappresentano. Peraltro nel momento di massima emergenza rispetto a flussi migratori e prevenzione delle calamità. Senza parlare delle attività di contrasto a reati mafiosi, usura, estorsione, ecomafia e terrorismo. E allo stesso tempo più di 1.300 lavoratori restano nella completa incertezza sul futuro e sul futuro delle loro professionalità”.
“Per questo il 30 ottobre riuniremo tutti i rappresentanti sindacali e interesseremo in modo forte e diretto la politica nazionale e territoriale”, concludono Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa. “Lo schema di decreto è sbagliato e deve essere ritirato. Siamo pronti a confrontarci sulla riorganizzazione dei servizi alle comunità locali, ma mai accetteremo che questo significhi meno presenza, meno protezione e meno attenzione alle persone e ai territori”.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero