Rieti, negli uffici postali reatini arriva il vademecum antitruffe

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RIETI - Semplici e utili consigli per evitare spiacevoli sorprese quando si opera con il proprio conto online attraverso un computer o uno smartphone o quando si ritirano contanti...

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RIETI - Semplici e utili consigli per evitare spiacevoli sorprese quando si opera con il proprio conto online attraverso un computer o uno smartphone o quando si ritirano contanti dallo sportello automatico: questo è il contenuto del “vademecum antitruffe”, un opuscolo realizzato da Poste Italiane e disponibile gratuitamente in tutti e 5 gli uffici postali di Rieti in altri 9 della provincia. Le raccomandazioni dell’opuscolo vanno dalle precauzioni utili nel mondo digitale a quelle altrettanto preziose su come custodire il proprio libretto degli assegni e il codice PIN collegato alla carta di debito o l’attenzione nei confronti di chi si presenta a casa o in strada a nome dell’azienda.

 
Per le operazioni Internet, ad esempio, viene spiegato cos’è il phishing con il consiglio di evitare di aprire e-mail il cui mittente sembra Poste Italiane. Si consiglia di non inserire UserId, password, informazioni personali e codici conto dispositivi su siti Internet raggiunti attraverso link presenti in una e-mail perché spesso nascondono un tentativo di frode. Inoltre, viene evidenziato come Poste Italiane non richiede MAI i dati riservati delle carte di pagamento e non manda MAI e-mail con messaggi allarmanti su un blocco del conto, su pagamenti insoluti o su addebiti inaspettati.
 
Sulle tradizionali operazioni finanziarie, si mette invece in guardia da persone che si avvicinano dopo essere stati all’ufficio postale che si qualificano come personale di Poste. Poste Italiane non manda mai i propri dipendenti in strada a controllare la validità delle banconote o a proporre investimenti finanziari.
 
Per le operazioni agli ATM Postamat si consiglia invece di custodire con cura il codice PIN della carta, tenendolo sempre separato dalla carta, e di far attenzione a non essere osservato durante le operazioni di prelievo.
 

L’iniziativa, che proseguirà nei prossimi mesi coinvolgendo tutti i 12.800 uffici postali italiani, ha l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e contribuire alla prevenzione dei fenomeni di microcriminalità, in linea con il tradizionale ruolo sociale di Poste Italiane e con i valori di inclusione e vicinanza ai cittadini che da sempre ne ispirano l’azione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero