Rieti, Giulio Di Antonio: i portieri della Maglianese sono affidati in ottime mani

Giulio Di Antonio
RIETI – La figura del preparatore dei portieri nello staff societario delle squadre di calcio assume sempre più un ruolo importante ed irrinunciabile: anche nei vari...

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RIETI – La figura del preparatore dei portieri nello staff societario delle squadre di calcio assume sempre più un ruolo importante ed irrinunciabile: anche nei vari campionati dei Dilettanti si è compreso con il passar del tempo che tale compito è fondamentale e deve essere affidato a persone competenti e preparate, senza inopportune improvvisazioni come avvenuto, purtroppo, per tanti anni.

Giulio Di Antonio, nato a Terni il 12 settembre 1974, è il preparatore della ASD Maglianese partecipante al campionato regionale di Promozione e può vantare una preziosa esperienza in questa attività.
Da quanti anni si dedica a questo lavoro?
Ho iniziato nel 2004 come allenatore dei portieri Dilettanti e Settore Giovanile (matricola FIGC 146561) svolgendo il mio lavoro per otto stagioni alla Pro Calcio Sabina sia nel settore giovanile che collaborando alla prima squadra che disputava il campionato di Eccellenza insieme a Guido Nanni, ex preparatore portieri di Roma e Pescara e allenatore professionista. Da cinque stagioni sono alla Maglianese e collaboro attualmente con il tecnico Massimo Lucà.
Quando ha deciso di dedicarsi a questa attività?
Sono stato sempre affascinato da questo meraviglioso ruolo: sono cresciuto calcisticamente con Adalberto Grigioni, allenatore dei portieri della Lazio, nonché mio concittadino e maestro di sempre: nel suo ruolo uno dei più validi al mondo!
Come si svolge questo lavoro?
Il mio lavoro viene impostato su una consistente base psicologica: amo istaurare con i miei portieri un rapporto di estrema e totale fiducia che mi consente e mi obbliga a tirare fuori il meglio da loro: questo è il mio compito ed in tal senso curo meticolosamente ogni dettaglio, seguendo il portiere che alleno fino all’ultimo secondo della sua prestazione in gara.
Ma la figura del portiere com’è?
La figura del portiere, secondo me, è filosofia di vita! Dal punto di vista operativo pongo fondamentale rilievo alla preparazione tecnica e situazionale dell’atleta, curando dettagliatamente la base di allenamento giornaliera.
A livello federale sembra che la figura del preparatore dei portieri sia stata giustamente rivalutata con norme recenti?
Sì, e questa nuova normativa della FIGC assume grandissimo rilievo: a partire dalla stagione 2019/2020 ci sarà l’obbligo di avere in organico l’allenatore dei portieri: una figura qualificata che dovrà essere a tutti gli effetti un tesserato della società di appartenenza. Questa disposizione rappresenta un significativo passo in avanti verso la preparazione tecnica dei giovani portieri che potranno così trarre grande beneficio per la loro attività.
Per il prossimo campionato resterà ancora alla Maglianese?

Devo dire che ho ricevuto diverse richieste di collaborazione anche da società di categorie superiori (Lega Pro-Serie D) ma rimarrò volentieri alla Maglianese: il mio rapporto con Massimo Lucà è di grande amicizia e la società è seria e professionale. Tra l’altro la professione che svolgo (impiegato in una Multinazionale) non mi consente, al momento, di dedicarmi full-time alla mia passione: il ruolo del portiere!
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Il Messaggero