RIETI - Filmini porno, non solo riferitia soggetti adulti, ma anche ritraenti rapporti sessuali con il coinvolgimento di una ragazzina minorenne. A scoprirlo era stata la madre di...
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E' la vicenda per la quale sono stati rinviati a giudizio due operai romeni, residenti a Passo Corese, comparsi davanti al tribunale collegiale presieduto da Tommaso Martucci, per rispondere di pornografia minorile e divulgazione di materiale pornografico.
E' toccato al sostituto commissario Gagliardi che condusse le indagini come squadra Mobile, ricostruire diversi passaggi, a cominciare dalle deposizioni raccolte alla presenza dei genitori, dei minorenni che avevano ricevuto i tre video.
Secondo gli inquirenti, a inviarli erano stati gli imputati (difesi dall'avvocato Carla Amadei), sentiti subito dopo la denuncia presso il posto di polizia di Passo Corese, uno dei quali è risultato essere collega di lavoro del padre di uno dei ragazzini coinvolti che vivono tra Frasso e Fara Sabina. Sui cellulari degli operai, infatti, Gagliardi e i suoi uomini avevano accertato che c'erano gli stessi filmati presenti sui telefonini degli studenti.
Le scene contenute nei filmati appaiono piuttosto esplicite, così come sono state descritte dal poliziotto che, però, dietro l'incalzare dell'avvocato Amadei, non ha potuto riferire su alcuni particolari essendo ciò vietato da precise norme processuali. Una ragazzina viene ripresa durante un rapporto sessuale e lo stesso accade per una coppia adulta.
La difesa ha sollevato dubbi sull'età della presunta minorenne ma questo è il nodo che verrà sciolto all'udienza conclusiva fissata per maggio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero