Polizia locale di Rieti, la Cisl proclama lo stato di agitazione e chiede l’intervento del prefetto

Polizia locale di Rieti, la Cisl proclama lo stato di agitazione e chiede l’intervento del prefetto
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RIETI - Il Coordinatore nazionale della Polizia Locale e Segretario generale di Roma e Rieti della Cisl funziona pubblica, Giancarlo Cosentino, ha inviato oggi al Prefetto di Rieti, e al Sindaco, la comunicazione formale di attivazione dello stato di agitazione del personale della Polizia Locale reatina, chiedendo di espletare il tentativo di conciliazione tra le parti in Prefettura.


Il motivo dell’agitazione del personale è dovuto all’improvviso ordine di servizio emanato in questi giorni da parte del Comandante della Polizia Locale - senza preavviso alcuno, e senza alcuna comunicazione ai sindacati - con cui è stato modificato unilateralmente l’orario di servizio di diversi agenti e ufficiali nelle giornate di sabato e domenica, istituendo i turni fino all’una di notte la domenica e fino alle 5 del mattino di sabato, impiegando il personale in controlli di ordine pubblico.


«Gli ufficiali e gli agenti del Comando di Rieti - afferma Giancarlo Cosentino - pur estremamente sotto organico (sono un terzo di quanti dovrebbero essere) non si sono mai sottratti né al loro dovere, né a fare ben di più di quanto sia dovuto, e da oltre un anno e mezzo hanno lavorato e stanno lavorando durante l’emergenza Covid19 in condizioni estreme, mettendo a rischio la loro stessa salute. Mai, né i dipendenti nè il sindacato si sono sottratti al confronto. Abbiamo sempre fatto la nostra parte per far fronte all’emergenza e nessuno si è tirato indietro quando è stato chiamato ad effettuare servizi anche fino a mezzanotte, sebbene il contratto vigente a Rieti preveda che il servizio termini alle 21. Ora però, nonostante non siano stati ancora erogate ai dipendenti le indennità di ordine pubblico per i servizi svolti, nonostante siano oltre tre anni che non vengono effettuati i corsi di aggiornamento sull’uso delle armi e dei dispositivi di protezione e nonostante non ci siano state le necessarie assunzioni per riportare ad un numero sufficiente un corpo ormai ridotto ai minimi termini, di punto in bianco si modifica unilateralmente l’orario di lavoro nei fine settimana, e si dispone di utilizzare la Polizia Locale per i servizi di ordine pubblico notturni».


«E’ del tutto evidente - prosegue Cosentino - che oltre a non aver tenuto conto del contratto nazionale di lavoro, che prevede un confronto preventivo per l’estensione dell’orario di lavoro, il fatto più grave sia un’altro: ossia che il tutto sia stato disposto senza alcuna informazione per i lavoratori. Non sappiamo se c’è la necessaria e preventiva disposizione del Questore, unica autorità che può disporre l’impiego di personale su attività di ordine pubblico (e nel caso di specie nella veste di ausiliari) e, nel caso, se sia previstol’impiego della polizia locale. Inoltre, si impiegano gli operatori nelle ore notturne senza considerare che, con un personale ridotto all’osso, così facendo non si riuscirebbero a garantire i servizi diurni di polizia stradale e polizia amministrativa, quelli sì servizi specifici della Polizia Locale, lasciando a se stesso il territorio».


«Ribadiamo al Sindaco ed al Comandante della Polizia Locale la nostra richiesta di revocare questi ordini di servizio, e di sedersi ad un tavolo di confronto, per il quale siamo disponibili in qualsiasi giorno. Di fronte ad esigenze e servizi da garantire alla cittadinanza, il personale della Polizia Locale di Rieti non si è mai sottratto, e mai si sottrarrà, ma ciò deve avvenire nel rispetto delle normative contrattuali, e nella piena tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. In caso contrario, siamo pronti ad attivare ogni forma di protesta, prevista dalla legge», conclude Cosentino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero