Rieti, l'ex mattatoio di Poggio Mirteto accende gli animi. Mancini: «Il Comune intervenga subito». Micarelli: «Provvederemo»

L'ex mattatoio di Poggio Mirteto
RIETI - Ha sollevato il problema del decoro e l’igiene urbana dell’ex mattatoio di Poggio Mirteto (nella foto), da anni in disuso, chiedendo una sanificazione dei...

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RIETI - Ha sollevato il problema del decoro e l’igiene urbana dell’ex mattatoio di Poggio Mirteto (nella foto), da anni in disuso, chiedendo una sanificazione dei luoghi, il presidente del Circolo Legambiente Bassa Sabina Sandro Mancini. Lo ha fatto con una nota rimessa al sindaco di Poggio Mirteto oltre che ai vigili urbani per sollecitare interventi dopo un sopralluogo effettuato di persona.


La situazione
Mancini ha auspicato una visita sui luoghi oggetto della sua missiva, da parte dei destinatari la nota, in modo da rendersi conto della situazione. «Il fetore che proviene dall’interno - scrive Sandro Mancini - che da un sommario esame credo derivi da cumuli di rifiuti stoccati, non si sa da chi, all’interno dell’ex mattatoio. Questa struttura e gli altri locali adiacenti sono di proprietà Comunale, e quindi di tutti noi. Possibile che nessun cittadino senta l’esigenza di chiedersi perché un immobile di quelle dimensioni, in quell’area assolutamente importante per il futuro sviluppo di Poggio Mirteto, debba essere trattato in questo modo? Oltre all’ingiuria del tempo e alla vegetazione che si sta impossessando di ciò che era suo, viene fatto scempio di qualunque minimo criterio di decoro e di igiene urbana». Il presidente del Circolo Legambiente Bassa Sabina chiede alle autorità competenti di prendere tutti i provvedimenti che riterranno opportuni e che necessitano per sanare quanto prima la situazione.
 
La risposta del sindaco

Il sindaco Giancarlo Micarelli interpellato sulla questione rassicura Sandro Mancini. «Ringraziamo il presidente di Legambiente Bassa Sabina - dice Micarelli - per l’attenzione che da sempre pone a questo genere di problematiche. Prendiamo atto della sua nota che ci sollecita e fa da stimolo per la risoluzione, in questo caso, di un problema a noi noto e che era già in programma per un intervento di bonifica sia nell’ex mattatoio che nell’area adiacente. Purtroppo le ben note vicende degli ultimi mesi, legate all’emergenza sanitaria, che hanno assorbito e rimodulato programmi, impegni e impiego di risorse umane, hanno di fatto impedito di poter effettuare gli interventi nell’immobile dismesso, così come avremmo voluto e come necessitavano. Posso assicurare che si provvederà quanto prima e che si è trattato solo di un rinvio di quanto era stato già programmato».    Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero