Rieti, a Poggio Mirteto conferenza su Elpidio Benedetti

Elpidio Benedetti
RIETI - Una conferenza su Elpidio Benedetti ( Poggio Mirteto 1609- Roma 1690) oggi nell’omonima sala a lui intitolata a Poggio Mirteto. Elpidio Benedetti - Committenza e...

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RIETI - Una conferenza su Elpidio Benedetti ( Poggio Mirteto 1609- Roma 1690) oggi nell’omonima sala a lui intitolata a Poggio Mirteto. Elpidio Benedetti - Committenza e relazioni artistiche di un agente del re di Francia nella Roma del Seicento, è il tema sul quale lo storico dell’arte Yuri Primarosa relazionerà oggi 9 novembre, alle 18, nella conferenza organizzata dall’Associazione Culturale Amici del Museo di Poggio Mirteto.


LA STORIA


Sebbene il nome di Elpidio Benedetti sia familiare a chi si occupa delle relazioni artistiche tra l’Italia e la Francia nel XVII secolo, la vicenda biografica e la carriera di questo agente e marchand-amateur erano rimaste a lungo indefinite. Questo studio, condotto da Yuri Primarosa con maturità critica, contribuisce a colmare questa lacuna, facendo nuova luce anche sulle strategie di una figura chiave del mecenatismo seicentesco e sulla diffusione oltralpe dei diversi linguaggi artistici romani d’età barocca. Per più di venticinque anni Benedetti non fu soltanto la persona a cui Giulio Mazzarino si rivolse per l’acquisto di marmi, arredi e dipinti sulla piazza capitolina. Com’è emerso dallo spoglio della sua corrispondenza, insomma un vero e proprio factotum in grado di soddisfare qualsiasi richiesta del cardinale: dall’invio di pregiate casse di vino italiano e di «acqua di melangoli», all’acquisto di carrozze e cavalli di razza; dalla compravendita di orologi, merletti, lapislazzuli e studioli di pietre dure, alla richiesta di guanti profumati e ventagli di manifattura napoletana o romana che Mazzarino usava offrire in dono alle nobildonne francesi. Inoltre, Elpidio inviò a Parigi cantanti e musicisti e seguì personalmente la realizzazione e la decorazione dei mobili ordinati dal cardinale, e, per il palazzo sul Quirinale, acquistato da Mazzarino nel 1641, fu lui a scegliere gli arazzi, i parati e i tessuti da tappezzeria. La ricerca negli archivi romani e parigini ha permesso di tracciare un profilo biografico di Andrea Benedetti, padre di Elpidio, personalità sinora ignorata dagli studi. Trasferitosi a Roma attorno al 1610 dalla natia Poggio Mirteto, Andrea svolgeva nell’Urbe la professione di «ricamatore» papale e di rivenditore di quadri. Appare ora chiaro che Elpidio ebbe modo di apprendere giovanissimo i primi rudimenti in materia artistica e antiquaria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero