“Sei un mistero blu”, ultima raccolta di componimenti della poetessa reatina Giorgia Leuratti

Ph: Francesco Leuratti
RIETI - «Scrivere queste poesie per me è stato come vestire i panni di un palombaro che entra nell’ecosistema marino e annota ciò che ascolta, avverte e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - «Scrivere queste poesie per me è stato come vestire i panni di un palombaro che entra nell’ecosistema marino e annota ciò che ascolta, avverte e tocca, mentre entra in contatto con ciò che non conosce». Così la poetessa reatina Giorgia Leuratti racconta il processo creativo dietro la sua ultima raccolta di componimenti intitolata “Sei un mistero blu”, pubblicata nelle ultime settimane dalla casa editrice Controluna. Un lavoro che denota una certa maturità stilistica, nonostante la giovane età dell’autrice classe 1994, e che strizza l’occhio a precedenti più che autorevoli come Saba e Ungaretti.  

«È difficile individuare il momento esatto che ha condotto alla stesura di “Sei un mistero blu” ma la sua nascita deriva senza dubbio da una variazione di contesto – spiega Leuratti – Se il mio primo libro “Inchiostro” (Robin , 2022) era guidato da un senso di vuoto, qui si è invece passati ad una sensazione di pienezza». Una poesia squisitamente introspettiva, retta da alcuni elementi ricorrenti: l’idea di essere sempre in bilico, sull’orlo del baratro come su quello del letto, poi i gatti, l’abisso e la casa. «Il “blu” a cui fa riferimento il titolo arriva ad essere anche uno spazio placido nel quale sentirsi avvolti – continua l’autrice  - una casa, un luogo sicuro dove l’intermittenza e gli automatismi, che precedevano la soglia d’entrata, si affievoliscono al cospetto di qualcosa di più grande».

Cinquantasei componimenti, tanto brevi quanto evocativi, tentano quindi di esplorare il “blu” e scioglierne il mistero: un enigma che, alla fine del libro, rimane insoluto alimentando quella sensazione di vertigine che si avverte già dai primi versi. Non resta che perdersi (o ritrovarsi?) tra i versi di Giorgia Leuratti, in attesa di ulteriori novità dall’interessante autrice reatina: “Sei un mistero blu” e “Inchiostro” sono già disponibili in libreria e nei principali shop online.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero