RIETI - Una pista ciclabile che attraversi buona parte della Terminillese, soprattutto nel tratto che collega Vazia a via Togliatti, privo di marciapiedi e da sempre teatro di...
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«L’Unione Europea ha stanziato ulteriori fondi per sviluppare ancora di più la ciclabilità - spiega Patacchiola. - Si aprono nuove opportunità di finanziamento per progetti legati alle due ruote: su sollecitazione dei tanti residenti della frazione di Vazia e del quartiere di Campoloniano, chiedo all’amministrazione comunale di Rieti di valutare la possibilità di realizzare una pista ciclabile lungo la Terminillese. Il Comune presenta già una vasta rete di ciclabili che interessa la Piana reatina fino a ponte Cavallotti, nei pressi di Porta d’Arce e una seconda mel Nucleo industriale, fino alle vicinanze dell’ospedale».
Che la Terminillese sia un pericolo, non è necessario ribadirlo: «È sufficiente ricordare quanti incidenti si sono verificati negli anni - prosegue Patacchiola. - La 4 Bis del Terminillo risulta pericolosa per automobilisti, ciclisti e pedoni per l’elevato flusso di traffico dovuto alla presenza di frazioni popolose come Vazia, Madonna del Passo, Lisciano, Lugnano, Cupaello, Castelfranco, del quartiere di Campoloniano est e della realizzazione del piano di zona 167 e senza dimenticare la messa in funzione del deposito Cotral».
Ma dove potrebbe essere collocata la nuova ciclabile? «All’altezza di Campoloniano, parallela alla Terminillese corre via Campanelli, accanto alla quale esiste una zona di pertinenza larga cinque metri (nella foto), costeggiata dai filari di pino marittimo - spiega Patacchiola. - Lo spazio risulterebbe sufficiente per la realizzazione della pista ciclabile, senza ricorrere all’abbattimento degli alberi. Agevolerebbe anche il collegamento tra il centro cittadino, Campoloniano e le frazioni a ridosso del Terminillo. Credo che da parte del Comune di Rieti serva una politica coraggiosa - conclude Patacchiola - al passo con i tempi e con una visione europea». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero