L'incontro con Ninetto Davoli chiude la due giorni dedicata a Pier Paolo Pasolini

L'incontro con Ninetto Davoli chiude la due giorni dedicata a Pier Paolo Pasolini
RIETI - Si è chiusa ieri la due giorni dedicata a Pier Paolo Pasolini, nella sala Polifunzionale del Polo Culturale Santa Lucia. Decine gli spettatori agli incontri di...

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RIETI - Si è chiusa ieri la due giorni dedicata a Pier Paolo Pasolini, nella sala Polifunzionale del Polo Culturale Santa Lucia. Decine gli spettatori agli incontri di martedì e mercoledì (6-7 dicembre), che hanno preso in esame il Pasolini intellettuale, il raffinato scrittore e l’attento regista.

Particolare l’interesse per l’incontro di ieri: a parlare è stato Ninetto Davoli, che con Pasolini aveva instaurato un rapporto profondo e realizzato 9 film, tra cui “Uccellacci e Uccellini”, proiettato per l'occasione nella sala polifunzionale. Una pellicola del 1966 dove Davoli segnava il suo esordio da protagonista in coppia con Totò, impreziosita dalle musiche di Ennio Morricone.

Un’atmosfera colloquiale ha caratterizzato gli interventi di Davoli, che non si è risparmiato per quanto riguarda la narrazione di aneddoti dentro e fuori dal set. Toccante il suo intimo ricordo del maestro e amico Pasolini, il suo divertente primo incontro con Totò a cena nella sua casa; ma anche la presa di coscienza che la Roma raccontata in quei film non esiste più. «Pier Paolo non sarebbe riuscito a raccontare il mondo di oggi  – ha detto, in risposta ad una domanda dal pubblico – Non gli sarebbe appartenuto, lui ne sarebbe stato nettamente al di sopra».  

Può dirsi certamente soddisfatta l’associazione culturale “Jobel” che insieme al Comune di Rieti e alla Biblioteca Paroniana ha realizzato l’iniziativa, chiusa dai ringraziamenti dell’assessore Letizia Rosati, presente tra il pubblico.

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Il Messaggero