Rieti, mangia peperoncini come caramelle: arriva il campione di “piccantezza”

Arturo Rencricca
RIETI - Chissà quanti di noi andrebbero a cena a casa di Arturo Rencricca. Originario di Tivoli, 57 anni, non è solo un grande appassionato di peperoncino in ogni...

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RIETI - Chissà quanti di noi andrebbero a cena a casa di Arturo Rencricca. Originario di Tivoli, 57 anni, non è solo un grande appassionato di peperoncino in ogni sua sfaccettatura, ma anche un vero professionista nel mangiarne tipologie di ogni genere, fino ai gradi più estremi di piccantezza. «Sono sempre venuto alla Fiera campionaria mondiale di Rieti - dice Rencricca - e da quando sono state introdotte le gare di mangiatori mi sono occupato di organizzarle insieme a Livio Rositani». 


Palato decisamente resistente il suo, con un curriculum che lo annovera decisamente come un uomo dei record del settore: è stato per cinque anni consecutivi campione italiano dei mangiatori, vincitore nel 2021 del campionato europeo in Spagna e finalista del campionato mondiale in Inghilterra dove ha perso per un solo secondo. Nonché l’unico ad essere riuscito a mangiare per due volte consecutive un chilo di peperoncino al Festival del Peperoncino di Diamante, in Calabria. Se vi chiedete come fa, eccovi accontentati: «È una passione alimentata fin da piccolo. Ho sempre fatto uso di peperoncino, poi crescendo ne ho apprezzato il profumo, il sapore, le caratteristiche e i giusti abbinamenti. Certamente, ho capito di avere un’alta tolleranza verso questo prodotto, così sono andato sempre verso più alti gradi di piccantezza ed ho iniziato a fare le gare». 
Lo scorso anno alla Fiera di Rieti abbiamo assistito ad una gara internazionale, quest’anno invece la città ospiterà la finale del campionato europeo: «Sarà una gara particolarmente estrema, verranno a sfidarsi concorrenti provenienti da varie parti d’Europa». I partecipanti dovranno mangiare peperoncini freschi con gradi di piccantezza sempre crescenti, anche con più morsi ma senza né mangiare né bere. Vince la cintura blu di campione chi regge tutti i morsi, viene invece squalificato chi alza la mano per arrendersi e ritirarsi, dopo aver bevuto acqua o latte a disposizione. 
Per chi non lo sapesse, esiste una vera e propria scala di misura della piccantezza, la Scala di Scoville studiata da un farmacista statunitense, mentre il peperoncino più estremo si chiama “Carolina reaper”, nato dall’ibridazione di due varietà ed entrato nel Guinnes dei Primati come il più piccante del mondo. Ma neppure la sua ferocità ha scosso Rencricca: «Ne ho mangiati in gara anche 40 o 50, ma ovviamente bisogna stare attenti, essere abituati, avere uno stile di vita corretto».

Le proprietà. Le proprietà del peperoncino sono ormai appurate, come ottimo vasodilatatore, regolatore della pressione arteriosa, riduttore di gastrite e molto altro. E la fama di afrodisiaco naturale? «Non mi lamento, utilizzarlo regolarmente è sicuramente un toccasana per molte cose. E si può mettere dappertutto, tenendo presente gli abbinamenti e i retrogusti. Io lo mangio ogni giorno, dalla colazione alla frutta». 


Non avete capito male, Arturo Rencricca il peperoncino lo mette la mattina sul cappuccino, e poi sulla pasta, la carne, il pesce, le verdure, i dolci e perfino la macedonia. E la serata esplosiva è assicurata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero