Passo Corese, palestra da mesi inagibile: lezioni di ginnastica all'aperto al freddo

Scuola Orazio a Passo Corese
RIETI - Qualche giorno fa la colonnina di mercurio a Passo Corese segnava -2 gradi e gli studenti della scuola media “ Orazio”, per non saltare l’ora di...

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RIETI - Qualche giorno fa la colonnina di mercurio a Passo Corese segnava -2 gradi e gli studenti della scuola media “ Orazio”, per non saltare l’ora di educazione fisica, sono stati costretti a svolgerla sul pavimento di marmo e ghiacciato di piazza Salvo D’Acquisto. «Ma la colpa non è assolutamente dei docenti - si affrettano a precisare un gruppo di genitori degli alunni delle medie - che nonostante la situazione che vivono da novembre, insieme ai nostri figli, stanno cercando in tutti i modi di assicurare lo svolgimento delle lezioni e del programma, facendo un lavoro impagabile». Le famiglie sono ormai esasperate. Dalla metà di novembre, la palestra della scuola è inaccessibile per gli alunni perché deve essere sottoposta a lavori di adeguamento sismico che, stando a quanto affermato dall’assessore ai Lavori pubblici, Giacomo Corradini, «devono essere svolti in variante e autorizzati dal Ministero».

Le tappe. Di conseguenza, per tutto l’anno scolastico, la struttura (che al momento è chiusa, senza che i lavori siano iniziati) sarà off-limits per i ragazzi. «Del resto non è agibile», aveva aggiunto Corradini. «Se così è però - sbottano i genitori - vogliamo vedere le carte che ne certificano l’inagibilità, visto che a dicembre, mentre i nostri ragazzi erano già costretti a fare ginnastica a cielo aperto, le associazioni sportive la utilizzavano ogni pomeriggio e non sappiamo se ciò avvenga anche adesso. Con il freddo, non si può continuare in questa maniera». Sono tante le perplessità che attanagliano la maggior parte delle famiglie e riguardano, ad esempio, il motivo per cui lavori finanziati e appaltati nel 2020 (per oltre 1,5 milioni, riguardanti i plessi e le palestre di Passo Corese e Talocci), che prevedevano la ricostruzione della palestra al massimo entro un anno, siano ancora al palo. Poi c’è l’assenza di soluzioni alternative, che consentano agli alunni di svolgere in maniera adeguata e sicura una materia curriculare. «Da mesi dal Comune, unico Ente che può decidere sull’utilizzo della palestra, ci promettono a voce che verrà trovata una soluzione, ma intanto - continuano i genitori - i nostri figli, se vogliono far lezione, devono farla al freddo e al gelo. Non siamo più disposti ad aspettare oltre e chiediamo che venga individuata al più presto una struttura dove possano fare educazione fisica in sicurezza. Ad esempio, un luogo adatto potrebbe essere il palazzetto dello sport da raggiungere in poco tempo attraverso un servizio navetta».

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Il Messaggero