Passo Corese, Aps: ore senz'acqua dai rubinetti per un guasto

Passo Corese, Aps: ore senz'acqua dai rubinetti per un guasto
RIETI - Passo Corese, prima frazione di Fara Sabina, colpita da un...

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RIETI - Passo Corese, prima frazione di Fara Sabina, colpita da un disservizio idrico, gestito da Aps,  nella giornata di oggi, 6 dicembre. Dalle ore 10 del mattino e fino al tardo pomeriggio, senza alcun preavviso, i rubinetti di case, negozi, uffici e scuole sono rimasti a secco. Improvvisamente l’acqua non è più uscita. Presso le attività commerciali i disagi sono stati enormi: nei saloni di bellezza e presso i parrucchieri i clienti sono rimasti con le tinte nei capelli senza poter eseguire il risciacquo, costringendoli a tornare a casa per togliere il prodotto pena danni permanenti ai capelli. Un disservizio che ha paralizzato l’intera frazione. Il consigliere comunale Carlo Desideri, residente a Passo Corese, a metà mattinata ha cominciato ad essere raggiunto da numerose telefonate nelle quale i cittadini chiedevano se, in quanto consigliere, fosse a conoscenza di quanto accaduto. E invece, come la totalità della popolazione che lo ha scoperto chiamando il centralino di Acqua pubblica sabina (Aps) da dove hanno risposto che “l’acqua prima delle 17 non tornerà”, neanche i consiglieri erano informati. “Sul sito ufficiale di Aps – commenta Desideri del gruppo consiliare Pd – Fara progressista - l’unica comunicazione di interruzione idrica è relativo al Comune di Posta per la mattinata del 7 dicembre, e sembra il dover credere a favola che la causa dell’interruzione dell’erogazione dell’acqua praticamente per un’intera giornata lavorativa sia avvenuta per un evento imprevisto o non programmato, posto che è da lunedì mattina che all’inizio della via Giacomo Matteotti sono in corso dei lavori di scavo da parte degli operai dell’Aps con un relativo deflusso ininterrotto e pericoloso di acqua nel manto stradale. Questa assoluta mancanza di comunicazione alla cittadinanza che tanti disagi ha creato anche agli operatori commerciali esige quanto meno delle immediate e ufficiali scuse, fatta salva la eventuale valutazione dei danni economici subiti in particolare dagli operatori commerciali e che il gestore del servizio idrico è tenuto a risarcire”.

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Il Messaggero