Rieti, il sindaco Sinibaldi: «Sosta a pagamento per ora solo in centro e poi al Terminillo»

Strisce blu a Rieti
RIETI - ​«Al momento, il tema è quello della sosta in centro, al limite appena al di fuori delle mura. Pertanto, nessun altra zona della città, ad eccezione...

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RIETI - ​«Al momento, il tema è quello della sosta in centro, al limite appena al di fuori delle mura. Pertanto, nessun altra zona della città, ad eccezione del Terminillo, è attualmente interessata dal piano di rimodulazione dei parcheggi». Dopo l’articolo pubblicato ieri da Il Messaggero, che annunciava il piano di rimodulazione dei parcheggi messo in atto dal Comune di Rieti, ora è lo stesso sindaco Daniele Sinibaldi a circoscrivere lo spazio d’azione entro il quale Palazzo di Città si sta muovendo nel suo intervento di bilanciamento del numero di stalli di sosta che caratterizzeranno il centro storico di Rieti da qui ai prossimi anni, e di come le aree esterne e più prossime al salotto cittadino potranno fungere da supporto alla viabilità in cerca di parcheggio.

I tempi. Interpellato da Il Messaggero, Sinibaldi spiega entro quanto tempo il nuovo piano della sosta potrebbe entrare in vigore: «Entro quest’anno vorremmo bandire la gara di affidamento, in modo che a partire dal 2024 sia disponibile una nuova mappa dei parcheggi a pagamento in centro storico, garantendo così la rotazione dei posti disponibili, la politica unica degli stalli di sosta anche per i residenti del centro e il riallineamento della Ztl». Insomma, dopo la sopraggiunta scadenza della convenzione con Saba (ad esclusione dei 150 stalli presenti nella zona del Borgo e del parcheggio sotterraneo delle piazze Oberdan e Mazzini, per i quali la convenzione con Saba scadrà nel 2028) in centro storico si tornerà di nuovo a pagare per poter parcheggiare. 
Ma Sinibaldi precisa: «La normativa prevede che ci siano sia posti bianchi che blu. Non verranno certo eliminati tutti i parcheggi bianchi, ma dovrà esserci una percentuale che garantisca un corretto bilanciamento. Stiamo mappando anche i posti auto per le donne in gravidanza, per lo scarico-carico merci e per i disabili, che risultano i più difficili da rimodulare, perché alcuni possono essere spostati, mentre altri devono essere lasciati dove si trovano ora». Per il futuro, l’intenzione è di unificare la gestione di tutti gli stalli del centro insieme a quelli del Borgo e del parcheggio sotterraneo: «Bandiremo una gara che avrà la stessa data di scadenza della convezione con Saba – prosegue Sinibaldi – In questo modo, allo scadere in contemporanea di entrambe, unificheremo tutte le aree di sosta all’interno di un’unica concessione».

Fuori dal centro. Oltre alle richieste avanzate da diversi commercianti al Comune di riattivare i parcheggi a pagamento per garantire la rotazione dei posti, il vero motore del piano di rimodulazione degli stalli di sosta messo in atto dal Comune sono gli interventi di riconversione che stanno coinvolgendo – e coinvolgeranno – il centro storico: «Il nuovo piano dei parcheggi si rende necessario anche in considerazione dei molti interventi di riqualificazione che verranno messi in atto nel centro storico – continua Sinibaldi - In alcune zone spariranno i parcheggi che sono presenti ora e quindi stiamo allineando la nuova mappa degli stalli agli interventi che abbiamo in programma». Come, ad esempio, la riqualificazione di largo Alfani e dell’ex mercato coperto: «A largo Alfani, buona parte dei parcheggi verranno rimossi, e qualcuno anche davanti all’ingresso dell’ex mercato – spiega il sindaco – Dunque, è chiaro che quegli stalli andranno recuperati in qualche altra zona del centro storico». E subito fuori dal centro? «Stiamo lavorando insieme a Cotral per recuperare spazi al piazzale della stazione e con Rfi per agire su una zona dismessa di Porta D’Arce – conclude Sinibaldi – E quando saranno ultimati gli interventi alla chiesa di San Francesco, insieme alla Provincia recupereremo l’area retrostante per creare una zona di sosta più strutturata. E’ chiaro che va aumentata la presenza dei posti auto, ma vogliamo che sia il più possibile intorno alle mura, così da poter garantire un accesso facilitato e veloce da più punti».

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Il Messaggero