Rieti, nuovo piano parcheggi per il centro storico: ecco le zone e i tempi previsti

Via Cintia a Rieti
RIETI - Quasi due ore di riunione per illustrare tempi, modalità e le nuove soluzioni adottate, in vista della rimozione dei parcheggi tra via Cintia, via Terenzio Varrone,...

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RIETI - Quasi due ore di riunione per illustrare tempi, modalità e le nuove soluzioni adottate, in vista della rimozione dei parcheggi tra via Cintia, via Terenzio Varrone, via Sant’Agnese e nell’ultimo tratto di via Garibaldi (compreso tra il teatro Flavio Vespasiano e piazza Vittorio Emanuele II), nel centro storico di Rieti.


È la sintesi dell’incontro svoltosi a Palazzo di Città tra i commercianti reatini e parte della giunta cittadina, insieme ai progettisti incaricati della realizzazione tecnica degli interventi che, tra l’estate e il mese di settembre prossimi, inizieranno a coinvolgere parte del centro storico, riqualificando le carreggiate stradali e rimuovendo i marciapiedi a rialzo, per sostituirli con passaggi pedonali a raso, più larghi in virtù della cancellazione dei parcheggi.

Le prerogative. A guidare la piccola pattuglia di commercianti sono stati il presidente di Ascom Confcommercio Rieti, Nando Tosti e la direttrice della Cna Rieti, Enza Bufacchi, incontrando il sindaco del capoluogo, Daniele Sinibaldi e gli assessori al Centro storico, Giovanni Rositani, ai Lavori pubblici, Claudia Chiarinelli ed al Bilancio, Andrea Sebastiani.
Ancora prima dei dettagli sui tempi e le modalità dei prossimi cantieri, tra le questioni più urgenti, poste negli scorsi giorni da Ascom, c’era la richiesta di garantire - durante i lavori di riqualificazione - la rotazione dei parcheggi già esistenti (soprattutto quelli a ridosso di via Cintia), ripristinando disco orario e pagamenti. In questo senso, il Comune ha spiegato che tra via Cintia, via Varrone, via Sant’Agnese e via Garibaldi verranno rimossi, in tutto, circa una sessantina di parcheggi (ma, su questo punto, il computo non è apparso ben chiaro neanche agli stessi commercianti), escludendo quelli riservati a persone diversamente abili e a carico-scarico merci.

Gli obiettivi. Ed al fine di garantire la rotazione degli stalli di sosta già durante i lavori, Palazzo di Città si è dichiarato intenzionato ad effettuare la messa a gara e l’assegnazione dei parcheggi cittadini (liberi ormai dalla convenzione con Saba) entro l’inizio degli interventi, così da avviare i lavori avendo già conferita la gestione degli stalli all’azienda che si aggiudicherà il bando di gara.
Il Comune ha poi confermato che le aree di sosta esistenti verranno rimodulate in percentuale tra parcheggi bianchi e blu (comprese le aree di piazzale Angelucci alla Coop Futura e nei pressi del centro commerciale Perseo), sostenuti dalla creazione delle quattro nuove aree per la sosta, a Porta d’Arce, nei pressi del centro commerciale “La Fornace”, a piazza Cavour e nei pressi della stazione ferroviaria - al fine di compensare la cancellazione degli attuali stalli esistenti.

Gli interventi. Gli interventi lungo le vie del centro storico verranno svolti a stralci, per non bloccare del tutto la viabilità. Per ironia della sorte, una delle strade che versa nelle condizioni più disastrose, sul fronte del manto stradale - quella di via Terenzio Varrone - potrebbe invece essere quella che vedrà lo svolgimento più veloce perché, al di sotto dell’attuale pavimentazione ormai divelta, esiste una massicciata di cemento che non potrà essere rimossa, spingendo quindi in velocità la sostituzione della pavimentazione esistente.
Durante i lavori sulle strade e per i parcheggi, ci sarà poi da fare i conti anche con la presenza dei cantieri privati per il miglioramento sismico degli edifici, ma una data è certa: trattandosi di interventi realizzati grazie ai fondi del Pnrr - il Piano nazionale di ripresa e resilienza - il rifacimento delle strade dovrà concludersi entro il 2026.


Ergo, il 2025 sarà l’anno dei grandi cantieri in centro, visto che la partenza è programmata per la fine di quest’anno e la conclusione dovrà avvenire entro un biennio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero