RIETI - Ancora pochi giorni e il Comune di Rieti mostrerà ai commercianti del centro storico il progetto di riqualificazione che, dalla primavera, prevede...
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Leonardo Tosti, a che punto è l’interlocuzione dei commercianti con il Comune di Rieti sul tema?
«L’ultima riunione insieme all’amministrazione sugli interventi di riqualificazione che coinvolgeranno via Cintia, via Terenzio Varrone e l’ultimo tratto di via Garibaldi risale a circa otto mesi fa. All’incontro erano presenti i commercianti di via Cintia, via Garibaldi e via Roma, con la presenza degli assessori all’Urbanistica e al Centro storico, Giovanni Rositani, e ai Lavori pubblici, Claudia Chiarinelli. Ci fu comunicato che, nel momento in cui avrebbero avuto il progetto completo, ci avrebbero contattato per esporcelo. Nelle ultime due settimane, in qualità di Ascom, abbiamo sollecitato il Comune a predisporre l’incontro, che dovrebbe svolgersi entro la prossima settimana».
Pur senza ancora averlo visionato, quali sono gli aspetti che preoccupano maggiormente Ascom?
«La morìa di posti che si andrà a generare ci mette in apprensione, perché sta a significare lo stravolgimento del piano del traffico all’interno del centro storico. Dovremo visionare il progetto dei lavori che coinvolgeranno le tre vie, ma il Comune dovrà farci presente quali saranno le soluzioni che intenderà adottare per compensare le modifiche che apporterà con i nuovi interventi. Nel frattempo, abbiamo in programma anche una riunione insieme ai commercianti del centro per poter ragionare insieme su quali saranno gli aspetti da sollecitare nel momento in cui ci verrà sottoposto il piano dei lavori».
Il nuovo piano di pedonalizzazione appare come una spinta a utilizzare maggiormente il parcheggio coperto di piazza Mazzini e Oberdan?
«Ascom ha sempre chiesto di poter dare vita a convenzioni con il parcheggio sotterraneo, perché finora sembra che ai reatini non sia interessato molto».
Cosa chiederete al Comune dopo aver visionato i progetti?
«Che vengano prima di tutto istituiti dei parcheggi limitrofi a rotazione veloce con disco orario: non si possono infatti eliminare gli stalli a raso e lasciare i restanti ai residenti. A quel punto, cosa resterebbe ai commercianti? In questo modo, capiremo anche se sono state previste nuove aree di parcheggio in zone inutilizzate all’interno del centro, come l’ex carcere di Santa Scolastica in via Terenzio Varrone».
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Il Messaggero