Lavoro, Paolucci: (Uil): «Tra i giovani crescono soltanto i contratti atipici»

Lavoro, Paolucci: (Uil): «Tra i giovani crescono soltanto i contratti atipici»
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RIETI - «Insicurezza, disagio e incertezza. Gli effetti di un mercato del lavoro sempre più precario incidono sulle vite di tante persone. Lavorare con discontinuità significa avere meno possibilità economiche, rimandare ogni progettualità, accantonare sogni e aspirazioni. Lo sanno bene anche i giovani reatini sotto i trent’anni che si affacciano nel tessuto lavorativo». L’osservatorio regionale sul precariato - che la Uil del Lazio e l’Istituto di ricerca Eures hanno attivato con l’obiettivo di monitorare il lavoro nella regione – ha effettuato una ricerca quinquennale sul numero delle attivazioni contrattuali nel settore privato fotografandone l’evoluzione dal 2018 al 2022.

«I risultati – spiega Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana – destano particolare preoccupazione per quanto riguarda gli under 30. Sebbene nel quinquennio i contratti complessivi tra le varie fasce di età siano aumentati dell’11,4 per cento (1354 unità in valori assoluti), tra i giovani si osserva invece una flessione del 3,6 per cento, 156 contratti in meno in termini assoluti».

Disaggregando il dato per tipologia contrattuale emerge poi uno scenario ancora più allarmante: nel quinquennio oggetto della ricerca le attivazioni a tempo indeterminato per i giovani sotto i trent’anni sono diminuite del 36,1 per cento, cui corrispondo 266 contratti in meno, flessione che neppure l’incremento delle attivazioni di contratti di apprendistato (11,1%, 66 unità in più in valori assoluti) e di quelle atipiche (1,5%, 24 contratti in più) riescono a supplire.

«Ma la sempre più marcata flessibilità del mercato del lavoro comunque non fa sconti a nessuno – dice il sindacalista - Tra il 2018 e il 2022 i contratti a tempo indeterminato nella nostra provincia sono drasticamente diminuiti da 2972 a 2193, mentre quelli atipici sono schizzati da 8279 a 10284. Lieve invece l’incremento della tipologia contrattuale dell’apprendistato: dai 645 a 773». 

L’osservatorio Uil Eures getta infine uno sguardo a quanto accaduto nei primi sei mesi dello scorso anno. Lo scenario per i giovani lavoratori reatini sotto i trent’anni non cambia: 161 i contratti a tempo indeterminato, 111 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. In calo anche i contratti di apprendistato 281, contro i 341 del semestre 2022. Crescono invece i contratti atipici: 1317, contro i 1244 del primo semestre dell’anno precedente.  

«La progressiva insicurezza occupazionale – conclude Paolucci – rappresenta una sfida per le istituzioni locali e nazionali, su loro grava la responsabilità storica di contrastare le drammatiche conseguenze di condizioni contrattuali che stanno impedendo a una generazione di vivere dignitosamente».

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Il Messaggero