Rieti, al reparto di Ostetricia del de Lellis è possibile avere un reportage fotografico sulla vita che nasce

Uno scatto della fotografa reatina Chiara Sansoni
RIETI - Si chiama «Venire alla luce» l’ultimo progetto del reparto di Ostetricia e Ginecologia del De Lellis. Firmando il consenso, sarà possibile avere...

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RIETI - Si chiama «Venire alla luce» l’ultimo progetto del reparto di Ostetricia e Ginecologia del De Lellis. Firmando il consenso, sarà possibile avere accanto gratuitamente, durante il travaglio e il parto, la fotografa reatina Chiara Sansoni, che realizzerà un reportage d’amore, mirato a raccontare le emozioni della vita che nasce.


«E' per me un sogno che si realizza – spiega Chiara Sansoni - Sono orgogliosa di portare avanti nella mia città un progetto fotografico importante come il reportage di nascita. Ringrazio la Asl per aver accettato il mio progetto, mostrando una sensibilità elevata».

«E’ un tassello importante per favorire l’umanizzazione del parto», commenta il direttore dell’Unità Operativa Complessa Felice Patacchiola, sottolineando come quello reatino sia il secondo ospedale in Italia a sviluppare una simile idea. Dopo aver aderito al progetto, saranno le ostetriche, a travaglio iniziato, a contattare la fotografa, reperibile, fino a dicembre, 24 ore su 24.

«Al parto – commenta Chiara Sansoni, mamma di due bambine - le donne arrivano spesso impreparate, è importante condividere questo momento e renderle consapevoli di quanta forza abbiano. Il racconto fotografico di una nascita racchiude la commozione del primo sguardo, l’emozione inestimabile del primo bacio, la potenza del corpo femminile. Tra una contrazione e l’altra ci sono anche momenti di serenità. Questi momenti saranno al centro del racconto, che sottolineerà il rapporto della donna con il proprio compagno e con il personale. E’ un reportage d’amore, non mi interessano gli atti di medicalizzazione, non sono le foto edulcorate fatte in studio. E’ invece il racconto del primo abbraccio, del primo bacio, di emozioni indimenticabili dei parti in acqua, naturali o cesarei».


Gli scatti saranno poi protagonisti di una mostra sul tema della nascita a Rieti. Ai partecipanti sarà donata una stampa ricordo in carta pregiata, da scegliere tra tutti gli scatti forti e toccanti, da custodire per sempre. Maggiori informazioni si possono chiedere in ospedale, dove una brochure illustra il progetto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero