RIETI - L’equipe specialistica dell’Unità operativa di Cardiologia dell'Ospedale De Lellis diretta dal dottor Amir Kol, ha eseguito, per la prima volta a...
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La valvuloplastica consente di dilatare la valvola per mezzo di un pallone in maniera simile al trattamento con angioplastica delle ostruzioni coronariche.
La paziente, 85 anni, residente a Rieti, già sottoposta in passato ad intervento di bypass aortocoronarico, si è ricoverata numerose volte nei mesi scorsi per episodi ripetuti di scompenso cardiaco causati da una stenosi aortica severa.
La stenosi aortica è una restrizione calcifica della valvola aortica, la quale impedisce la fuoriuscita di sangue dal cuore e quindi l'ossigenazione degli organi vitali. La stenosi aortica, se non trattata, è associata ad una elevata mortalità.
Il decorso post-operatorio è stato privo di complicanze e la paziente verrà dimessa nelle prossime ore.
«Da alcuni mesi stiamo affrontando con determinazione ed impegno l’emergenza coronavirus e molte delle risorse disponibili le abbiamo indirizzate in questo duro confronto – spiega il Direttore Generale della Asl di Rieti Marinella D’Innocenzo. Questa infezione non ha però affievolito l’impegno di cura per quei cittadini che soffrono di malattie diverse e per le quali essi si attendono terapie e supporto. L’ospedale de’ Lellis, seppur messo a dura prova da questa emergenza, continua ad occuparsi anche di malati critici con altre patologie, riuscendo ad intervenire anche attraverso metodiche innovative mai utilizzate prima a Rieti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero