Rieti, anziana parcheggiata 14 ore in attesa del ricovero

Ospedale de Lellis
MALASANITA' Quattordici ore su una sedia del Pronto soccorso, in attesa di un ricovero già prescritto dal medico di famiglia: è successo tra lunedì e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MALASANITA'
Quattordici ore su una sedia del Pronto soccorso, in attesa di un ricovero già prescritto dal medico di famiglia: è successo tra lunedì e martedì ad Anna G., 76 anni, invalida al 100% e con evidenti deficit neurologici.

Accompagnata al pronto soccorso dalla sorella alle 16,30, anche su sollecitazione degli operatori della casa di riposo «Manni» - dove l'anziana donna risiede - per lei non si è trovato un posto a Geriatria fino alle 6 del mattino successivo. E questo nonostante tanto i medici in appoggio alla casa di riposo sin da venerdì, quanto il medico di famiglia lo stesso lunedì, avessero prescritto il ricovero per un quadro clinico in peggioramento sia per il diabete sia sul fronte neurologico.
A denunciare il caso a Il Messaggero è Natale Raccogli, per decenni leader della sanità cislina e a lungo segretario provinciale della Cisl: «Ora che osservo questi fatti da cittadino e purtroppo da malato, mi chiedo cosa siamo diventati. Non discuto i protocolli operativi, le precedenze tra codici di colori diversi. Mi dicono pure che di gente in attesa lunedì sera ce n'era tanta. Ma qui parliamo di un'anziana con problemi evidenti e soprattutto con un foglio di ricovero in mano. Insomma, buona parte del percorso credo fosse stato già fatto. Invece, la donna di 74 anni è stata parcheggiata su una sedia e lì è rimasta per qualcosa come 14 ore, dico 14 ore. Se non bastassero i protocolli a suggerire come dare assistenza a persone così, forse dovrebbe supplire un minimo di umanità in chi sovrintende un reparto così delicato e complesso».

Dal Pronto soccorso - pure contattato da Il Messaggero - al momento nessuna risposta sul caso specifico. Resta una sofferenza nota di una struttura pure tra le migliori del Lazio secondo i parametri qualitativi fissati dalla Regione: sofferenza frutto principalmente del «deserto» di strutture sanitarie sul territorio e del sistema dei medici di famiglia che difficilmente riesce a fare da filtro. E quando si va tutti e sempre al Pronto soccorso, lì si resta in lunga attesa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero