Accumoli, il racconto di una guardia giurata: «Un orso all'improvviso davanti a me ma mai minaccioso»

Un orso (foto d'Archivio)
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RIETI - Nessuna paura, solo una meravigliosa esperienza gestita con sangue freddo e autocontrollo. Non è certo da tutti saper amministrare un incontro ravvicinato con un grande esemplare di orso, come ha saputo fare, con un self-control da 10 e lode, Alessandra Pignoli, guardia giurata dell’azienda privata “Italpol Vigilanza”, in servizio al Pass di Accumoli, nell’area del centro commerciale. È l’alba del 6 settembre quando, nell’area servizi di Accumoli, si è presentato un orso, rimasto per circa 5 minuti, scavando buche e dirigendosi nell’orto contiguo a un modulo abitativo con due persone, probabilmente in cerca di cibo.

La testimonianza. È in questo momento - nel pattugliamento e controllo notturno - che Alessandra si è imbattuta nell’animale: «Sono rimasta letteralmente impietrita, ho avuto paura - racconta - ma poi ho pensato alla sicurezza dei dipendenti comunali che, di lì a pochi minuti, sarebbero giunti e a quella di un qualsiasi cittadino. Magari l’arrivo di persone o mezzi avrebbero potuto impaurire l’animale e farlo reagire diversamente». Un autocontrollo non comune quello della guardia giurata, che le ha permesso di gestire la criticità nel migliore dei modi: «L’orso era, in un primo momento, su quattro zampe poi, quando mi ha avvistata, si è messo in piedi, avrà avuto un peso di 250-300 chili. Devo dire che non si è rivelato aggressivo né ha avuto atteggiamenti minacciosi. Si è solo alzato su due zampe, immagino per essere vigile e avere meglio il controllo della situazione». Mettendo in parallelo la recente uccisione dell’orsa Amarena, va sottolineato che l’agente di sicurezza reatina era, tra l’altro, armata della pistola d’istituto: «Non ho neanche minimamente pensato all’utilizzo della pistola in dotazione - aggiunge Pignoli - e non ne ho avuto neanche motivo. L’orso si aggirava con passo lento, non era intimorito dalla mia presenza, né ha assunto atteggiamenti aggressivi». Che fare dunque? «Sono rimasta immobile, non ho gridato né ho fatto movimenti bruschi. Guardando sempre fisso l’animale sono indietreggiata molto lentamente, senza far rumore, poi sono anche inciampata. Rimane un’esperienza unica ed emozionante. Prestando servizio in queste zone, mi è capitato di vedere cinghiali, volpi e lupi, mai un orso».


Un orso, verosimilmente, maschio adulto, giunto dall’area del parco nazionale del “Gran Sasso Monti della Laga”. La guardia giurata reatina - per la sicurezza dell’area e delle persone presenti - ha i carabinieri, avendo pure l’accortezza di parlare a bassa voce. Sul posto, sopralluogo dei carabinieri. «Alla fine, diciamo che ho tolto il disturbo - scherza Alessandra - e così anche lui, allontanandoci reciprocamente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero