Rieti, da Papa Francesco ad attori e cantanti: quasi quarant’anni finiti nell’obiettivo di Massimo Renzi

Massimo Renzi e Al Bano
RIETI - A nessuno piace aspettare quando si entra in un negozio: si vorrebbe essere serviti rapidamente, per poi potersi dedicare ad altro. Eppure c’è un luogo, in...

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RIETI - A nessuno piace aspettare quando si entra in un negozio: si vorrebbe essere serviti rapidamente, per poi potersi dedicare ad altro. Eppure c’è un luogo, in via Michaeli 30, dove l’attesa può risultare piacevole: è Fotoflash di Massimo Renzi, le cui pareti sono letteralmente tappezzate dalle fotografie che ha scattato in 38 anni di attività, cioè dal 1984, quando inaugurò il negozio, gestito insieme alla moglie Luigina. Ci si perde a osservare quei “murales” di fotografie che tappezzano le pareti, come un variopinto mosaico di facce, reatine e non, più o meno famose, e che fanno subito scattare il gioco della memoria per riconoscere tutti i personaggi immortalati e dare a ognuno di essi un nome e un cognome. È infatti un esercizio pressoché impossibile per chiunque riuscire a catalogare, seduta stante, qualche decennio di storia del costume, dello spettacolo, dello sport, della politica e dell’arte di Rieti e dell’Italia perché, a ben vedere, è più facile dire quelli che Massimo non ha fotografato e che non hanno trovato posto nella sua estemporanea galleria di volti.

Le origini. Tutto iniziò quando Massimo Renzi, intorno ai vent’anni, si vide regalare una macchina fotografica, una Praktica per l’esattezza. Un dono imprevisto. che però fece scattare una molla e il desiderio di approfondire i segreti della fotografia: «Dopo una prima fase amatoriale - racconta Renzi - tra la fine degli anni ‘70 e i primi ‘80, avevo iniziato a frequentare i fotografi dell’epoca per carpirne i segreti, in particolare Italo Salvemme, che era un punto di riferimento a Rieti, anche grazie al suo laboratorio di sviluppo e stampa della Realcolor, partendo dalla classica trafila delle cerimonie per poi iniziare a fare anche i primi servizi di taglio giornalistico e poi approdare al Tempo, per il quale ho collaborato circa 20 anni».
Oggi invece Massimo si può definire un “free lance”, oltre a essere il fotografo ufficiale di Frontiera, organo ufficiale della curia vescovile reatina, «grazie alla quale ho avuto il piacere di poter fotografare in esclusiva Papa Francesco quando nel 2019 venne quasi a sorpresa in visita a Greccio. C’è poco da dire, incontrare un personaggio del genere è molto emozionante», anche se almeno in quell’occasione non è stato possibile scattare una foto insieme al Pontefice, come in genere si può fare con altri personaggi, però in questo caso l’importanza era tale da non consentirlo: «Mi sono bastati la pacca sulla spalla e i suoi complimenti».

I personaggi. Massimo Renzi è sempre pronto a fissare nel suo obiettivo qualsiasi evento o personaggio di rilievo a Rieti, oltre a essere costantemente sul piede di partenza per svolgere servizi fuori città. «È un’attività in cui i confini tra hobby e lavoro si confondono, ma che permette di entrare a contatto con persone che sarebbe altrimenti impossibile avvicinare, si tratti di un presidente, un attore, uno sportivo, un cantante o altro. Inutile provare a iniziare a elencarli tutti: Proietti, Al Bano, Cucinotta, Gassman, Orietta Berti... sono tutti lì, sul muro».

 

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Il Messaggero